“Abbiamo tanti obiettivi da perseguire: continuare ad abbassare le tasse ai cittadini, combattere l’evasione fiscale, realizzare il green new deal, una giustizia più rapida, meno burocrazia, più investimenti e più cantieri. Il Movimento deve affrontare questa nuova fase. Ora dovrà completare questo processo e abbracciare con coraggio ed entusiasmo le nuove sfide che dovrà affrontare. Auguro a Vito Crimi di svolgere al meglio il lavoro che lo attende. Con Luigi Di Maio continueremo a lavorare fianco a fianco fino al 2023 per consolidare il ruolo di primo piano dell’Italia nell’Europa e nel mondo”.
‘Come per incanto’, quando tutto si è compiuto, ecco comparire il premier Conte il quale, tiene subito a sottolineare che anche senza Di Maio alla guida del M5s, tutto proseguirà ‘liscio’ come prima. Del resto, come annunciato dallo stesso ex leader, a livello di esecutivo questa sua scelta è ininfluente perché, ha ribadito,continuerà a ricoprire il suo ruolo di ministro degli esteri “per il bene degli italiani”.
Poi, dando spazio al suo lato umano, Conte commenta che “La scelta di Luigi Di Maio di lasciare la guida del Movimento 5 Stelle mi rammarica, ma è una decisione di cui prendo atto con doveroso rispetto. Bisogna riconoscergli il merito di tanti risultati ottenuti: penso all’impegno profuso per la giustizia sociale e la legalità, a misure come il reddito di cittadinanza, la legge anticorruzione e la lotta ai privilegi della classe politica. Luigi è stato il protagonista della realizzazione di questi valori cardine del Movimento, si è sempre battuto per essi e sono sicuro che continuerà nell’impegno in questa direzione“.
Quindi il presidente del Consiglio aggiunge che si tratta “una tappa di un processo di riorganizzazione interna al Movimento 5 Stelle ormai in corso da tempo e che, sono persuaso, non avrà alcuna ripercussione sulla tenuta dell’Esecutivo e sulla solidità della sua squadra. Il nostro obiettivo continuerà a essere quello di costruire, incidere e fare la differenza“.
Max