“Di Maio ha percentuali molto basse, non ha molto senso votarlo…“. Dunque, secondo il leader del M5S, chi tiene a difendere il Reddito di cittadinanza, dovrebbe votare lui e non Di Maio perché, spiega, perché “Soprattutto ha abiurato a tutte le battaglie M5S, ha rinnegato tutto il passato, sarebbe come votare un fuordopera“.
Riguardo poi alla spinosa questione interna al Movimento, relativa ai due andati, Conte dimostra di essersi perfettamente ‘allineato’: “Fico, Taverna, Bonafede, Toninelli non ci mancheranno perché ci aiuteranno dall’esterno. Anzi – aggiunge – La regola della turnazione andrebbe adottata da tutte le forze politiche, per non diventare mestieranti della politica, per non finire attaccati alla poltrona“.
Riguardo poi al conflitto fra Ucraina e Russia, il leader M5s commenta che “La pace va costruita, nessuno ci dica Putin non la vuole. La pace va costruita giorno dopo giorno”.
Altro tema caldo, aggiunge Conte: “Sulle sanzioni alla Russia abbiamo detto subito assolutamente sì, io ero anche per un inasprimento ma ero anche consapevole che ci avrebbero fatto male. Ancora oggi, che non si stanno rivelando molto efficaci su Putin perché si pensava a mettere in ginocchio l’economia russa e non sta avvenendo, dico che andavano prese e vanno mantenute“.
Prima di concludere, approfittando dell’argomento in questione, Giuseppe Conte coglie l’occasione per poter rimarcare ancora una volta che “Chi mi definisce filo-putiano mi diffama“.
Max