“Per quanto riguarda le ministre di Iv, non mi è stata fatta nessuna comunicazione ufficiale. Non sedersi al tavolo istituzionale quando si ha un incarico da ministro non sarebbe un fatto da trascurare, la riterrei un’assenza ingiustificata. In questi giorni si dice di tutto di più. Afferriamo i fatti, in questi giorni stiamo vivendo una situazione un po’ paradossale, un po’ surreale, la maggiore diciamo forza di opposizione ci viene non da un partito di opposizione ma da Iv. Iv un giorno sì e l’altro pure dichiara che vuole produrre un atto di sfiducia nei confronti del ministro Bonafede, Iv vota costantemente con le opposizioni in questi giorni. A parte che alcune di queste iniziative sono illogiche, io sfido gli italiani a comprendere come può un compagno di viaggio minacciare la sfiducia di un ministro che non è solo il capo delegazione della principale forza di maggioranza relativa, ma è anche il ministro che abbiamo lodato tutti per la riforma del processo civile”
Avvicinato dai cronisti a margine del 73imo anniversario della Fondazione Unione Cristiana imprenditori e dirigenti, il premier Conte non si è fatto certo pregare nel commentare quanto sta avvenendo con la prescrizione e, soprattutto, della dura presa di posizione in merito da parte di Italia Viva. Ma tornando a Bonafede, prosegue Conte, “E’ un ministro che si è intestato una riforma della prescrizione che a non tutti piace ed è già in vigore, ma attenzione: si può non condividere ma è per questo che ci si siede attorno a un tavolo e si lavora insieme. Il ministro Bonafede si è reso disponibile a superare quella norma, siamo arrivati a lodo Conte, poi a una mediazione ancora più avanzata. Non c’è nemmeno più la norma Bonafede, quindi lo si insulta per cosa? Lo si sfiducia per cosa? Perché da giovane trascorreva qualche nottata in discoteca a fare il dj? – osserva il presidente del Consiglio – Io l’ho conosciuto per aver fatto un dottorato di ricerca all’università di Pisa. Son tutte cose che da un partito di opposizione che volesse fare una opposizione aggressiva e maleducata si possono anche accettare, ma chiedo agli italiani: da un partito di maggioranza si possono accettare? Credo che Iv debba darci un chiarimento, ma non a me, a tutti gli italiani”.
Poi Conte si fa serio e tiene a sottolineare che “I ricatti qui non sono accettati da nessuno. Iv è venuta in Parlamento, anche se era seduta in un’altra sfera dell’emiciclo, e ci hanno dato la fiducia perché hanno chiesto si lavorasse per la crescita economica, lo sviluppo sostenibile”, “abbiamo un impegno gravoso, la produzione industriale ha segnalato un calo, ecco, per lavorare in quella direzione il clima non può essere quello. Occorre lavorare in modo costruttivo e mettere da parte esigenze di smarcamenti politici, occorre predisporsi a trovare una mediazione. La mediazione non può essere che se ho una posizione mi ritengo l’alfiere del garantismo, è una posizione un po’ irragionevole. Gli amici di Italia Viva mi conoscono – prosegue – mi siedo al tavolo e offro la garanzia di ascoltare le ragioni di tutti. Tutte le forze politiche al mio tavolo hanno pari dignità, tutti hanno la possibilità di difendere le proprie idee. Ma non si può pensare che se le proprie posizioni non vengono accettate o non prevalgono allora si vota con le opposizioni. Loro devono dire, non solo a me ma al Paese – va avanti – come vogliono proseguire, con quale atteggiamento si predispongono, con quale spirito costruttivo. Loro sono da parte mia, non rispettati, di più, di più. Se dovessi un attimo fermarmi e fare l’elenco delle misure sin qui approvate si vedrebbero probabilmente in vantaggio rispetto a forze politiche anche più consistenti. Il loro contributo è benvenuto, il Paese ha bisogno del contributo di tutti per crescere”.
Infine il premier a proposito di una nuova mediazione riguardo il lodo Conte bis sulla prescrizione, ribadisce che “Oggi abbiamo un Cdm e lavoreremo e discuteremo anche di questo”. Così come, a chi domanda se stia guardando a nuove maggioranze, Conte replica quasi ridendoci sopra: “Ma secondo voi, un presidente del Consiglio che va in Parlamento e fa di tutto perché la politica abbia sempre maggiore credibilità, perché i cittadini possano riporre fiducia nelle istituzioni… che fa? Sta in una maggioranza e nel frattempo va a cercarsi altre maggioranze? Signori, non sono io”.
Max