Commozione e ricordo, preservazione e esempio si uniscono nel giorno della Liberazione e il premier Giuseppe Conte si unisce naturalmente alle commemorazioni presso le Fosse Ardeatine. Il premier Conte ha avuto parole semplici ma lampanti sul tema: “Il 25 aprile è la festa di tutti”. La sua presenza alla Fosse Ardeatine va a ricordare la tragedia del 24 marzo del 1944, quando furono trucidate 335 persone, tra militari e civili
Conte alla Fosse Ardeatine: 25 Aprile di tutti. Il premier ricorda anche la tragedia del 24 marzo del 1944
Nel del 74° anniversario della Liberazione, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha consegnato una corona davanti alle Fosse Ardeatine, ricordando quanto successo il 24 marzo del 1944 allorché vennero trucidate 335 persone, tra militari e civili. Con il presidente del Consiglio, cerano anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, e la ministra della Difesa, Elisabetta Trenta. “Oggi è importante festeggiare il 25 aprile, la festa di tutti”, ha detto presidente del Consiglio a seguito delle commemorazioni allaltare della Patria. “Anche se questo è un luogo di dolore, oggi è un giorno di festa, non facciamo polemiche”, ha chiarito il presidente Conte dal sacrario delle Fosse Ardeatine, pur non volendo esprimersi sulle ragioni che hanno spinto il ministro dellinterno Matteo Salvini a non festeggiare il 25 aprile. Il premier Conte, poi, insieme alla sindaca di Roma Raggi e alla ministra della Difesa Elisabetta Trenta, è restato a lungo presso il sacrario. “Questa data, nonostante ricordi la liberazione dal nazifascismo e sia quindi, per la nostra nazione, lanniversario della riconquistata libertà, continua a essere da taluni percepita, a torto, come la celebrazione della vittoria di una parte degli italiani sullaltra. È una festa che in parte suscita echi di conflitti ideologici, forse perché quella che abbiamo vissuto è stata la guerra divisiva per eccellenza, una guerra civile”.