Nel bailamme generale, caratterizzato da numeri, cifre, dati e, soprattutto, da una ‘tracimazione’ di pareri, tesi e previsioni, Lui in silenzio, dalla sua pagina Facebook (‘Coronavirus – Dati e analisi scientifiche’), il fisico Giorgio Sestili, continua ad analizzare la situazione, raccogliendo tutti i dati epidemiologici registrati dall’Iss-ministero della Salute.
Dunque, spiega il fisico (presente anche sul web (www.giorgiosestili.it), “Per la quinta settimana di fila la situazione epidemiologia è da calma piatta. Negli ultimi 7 giorni sono stati registrati 87mila casi complessivi e da cinque settimane il nostro Paese oscilla tra 84-87 mila contagiati a settimana, con una media di 85mila casi. Continua a diminuire il numero dei deceduti, 2.141 la settimana appena passata il 7% in meno rispetto ai 7 giorni precedenti e da oltre un mese c’è un calo“.
Nello specifico, prosegue il fisico, stando ai dati degli “ultimi 7 giorni emerge che gli ingressi in terapia intensiva sono stabili, 979 questa settimana, -1% rispetto alla settimana precedente. Anche in questo caso siamo alla quarta settimana sotto i mille ricoveri in terapia intensiva. Guardando i dati nazionali sembra che il nostro Paese viva una situazione di stabilità, ma è in alcune province che la situazione sta peggiorando e dobbiamo guardare lì per capire come procede la situazione. Il CovIndex, l’indice del contagio alternativo all’Rt analizzato dall’Iss-ministero della Salute, più aggiornato e sviluppato appositamente per mostrare il trend dei casi, è a 1.01. Quindi è probabile che l’Rt ufficiale, venerdì era a 0.99, nel prossimo monitoraggio salirà a 1“.
Come spiega ancora l’esperto, ”Nell’ultima settima diverse province hanno registrato un forte aumento dei contagi (calcolati con un’incidenza ogni 100mila abitanti). Bolzano è la più colpita 591 casi ogni 100mila; Pescara 448; Bologna 311; Brescia 298; Ancora 297; Trento 288; Perugia 277 e Rimini 272. C’è una concentrazione nel quadrante Nord-Est con una parte del centro Italia, come Umbria e Marche. Come se la scia di casi stia scendendo lungo la linea adriatica”.
Se la presenza di questi specifici focolai possa essere determinata dalla presenza delle varianti, Sestili conferma: ”L’Iss ha già sottolineato che nelle zone di Perugia e Chiusi è diffusa la variante brasiliana, in Emilia-Romagna e Abruzzo quella inglese. E’ chiaro che potrebbe esserci una correlazione causa-effetto dove c’è una grande incidenza di varianti”.
Rispetto infine alla linea marcata dal governo, di puntare sulle restrizioni per arginare le varianti, il fisico replica che “Il ministro della Salute fa bene a mantenere la linea del rigore rispetto al nuovo scenario che abbiamo davanti: quello delle varianti più contagiose, forse più letali e in alcuni casi, forse, addirittura resistenti al vaccino. Non è questo il momento di allentare con le misure. Piuttosto, è necessario accelerare con le vaccinazioni”.
Max