La doppia preferenza di genere che consente agli elettori di indicare non più uno, ma due nomi, purché siano candidati di sesso diverso, quasi sicuramente sarà applicata anche alle prossime elezioni regionali del Lazio. Oggi la consigliera del gruppo Per il Lazio, Teresa Petrangolini, ha depositato una proposta di legge in tal senso, sottoscritta da rappresentanti di tutti i gruppi di maggioranza: Marco Vincenzi (Pd), Riccardo Valentini e Marta Bonafoni (Per il Lazio), Gianluca Quadrana (Lista Zingaretti), Gino De Paolis (Sel), Oscar Tortosa (Psi) e Piero Petrassi (Cd).
Si tratta di un provvedimento necessario ha dichiarato Petrangolini non solo perché ci adeguiamo a disposizioni nazionali, ma soprattutto perché attua concretamente quelle pari opportunità tra i due sessi che spesso restano solo meri princìpi. La doppia preferenza di genere, infatti, ha dimostrato di essere un ottimo strumento per aumentare la partecipazione femminile laddove è stata già utilizzata. Ad esempio ha aggiunto la consigliera membra dellUfficio di presidenza del Consiglio alle elezioni regionali del 2010 in Campania, le consigliere elette furono 14 su 60, contro le 2 della volta precedente, con un aumento del 20%. Alle elezioni comunali di Roma, con la doppia preferenza, in caso di vittoria di Ignazio Marino al ballottaggio avremmo 13 consigliere su 48, pari al 28%, a fronte del 10% del 2008, quando furono elette solo 6 donne su 60 consiglieri.