È una grande vittoria per la famiglia della vittima e per la giustizia. Un uomo così pericoloso non poteva restare libero. Questo deve diventare un caso di esempio per tutti. Le vittime di violenza e le loro famiglie non possono vivere nellansia che i criminali che le hanno colpite siano liberi di poterlo rifare. Non ci fermiamo, questo risultato ci dà la forza per continuare a lavorare col governo su due fronti. Da una parte stiamo lavorando per istituire un fondo per le vittime di violenza, esattamente come accade per le vittime di incidenti stradali, e non possiamo più rimandare lintroduzione dei braccialetti elettronici. E’ più che soddisfatto lavvocato Musicco, legale dei familiari della 43enne Antonia Bianco, uccisa da Carmine Buono il il 13 febbraio 2012. Oggi infatti i giudici della V sezione penale della Corte di Cassazione, hanno condannato l’uomo allergastolo, scarcerato per decorrenza di termini nel 2015. L’arma del delitto non venne mai ritrovata ma gli esami sul corpo della vittima assodarono che Buono usò uno stiletto – o uno spillone – che perforò un ventricolo della vittima. Dal canto suo l’avv. Mirko Mazzali, difensore di Carmine Buono, ha commentato che “Le sentenze ovviamente vanno rispettate – – ma rimaniamo convinti che non ci fosse lintenzione da parte del Buono di uccidere e che lergastolo quindi sia una pena spropositata”.
M.