“Se fossi stato presente avrei chiesto” al premier Mario Draghi “che fine ha fatto l’immunità di gregge e gli avrei chiesto se il green pass ha funzionato”. Il professor Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di microbiologia dell’università di Padova, si esprime così a Otto e mezzo. “Il green pass non è una misura di sanità pubblica e i vaccini da soli non bastano. Se vogliamo evitare il lockdown dobbiamo metterci tutti la mascherina Ffp2 per 2-3 settimane, ridurre la capienza di cinema, teatri, ristoranti. Non abbiamo ancora visto l’impatto della variante Omicron, i contagi che vediamo sono tutti legati alla variante Delta”, dice in collegamento con Lilli gruber.
“Se Israele inizia a somministrare la quarta dose non è una buona notizia. Vuol dire che la terza dose non ha una lunga durata, se iniziano adesso vuol dire che la terza dose dura 6-7 mesi. Inoltre, si tratta di dati tutti legati a vaccinazioni Pfizer. Noi abbiamo creato 48 combinazioni tra i vari vaccini…”, dice Crisanti.
“La variante Omicron è molto diversa dalla variante Delta e dalla variante di Wuhan: gli anticorpi prodotti contro la variante di Wuhan non riescono a riconoscere Omicron. Chi è vaccinato sviluppa una sintomatologia più o meno lieve, ma una variante aggressiva espone in maniera drammatica tutti i fragili che non si sono potuti vaccinare e tutti i non vaccinati, che non hanno scampo in una situazione del genere perché viene a mancare la barriera creata dai vaccinati”, conclude.