“Il modesto aumento dell’inflazione di ottobre (+0,1%) ed il ritorno, dopo due mesi, del tasso di variazione annuo su valori positivi, era un dato atteso, anche in considerazione degli annunciati aumenti delle tariffe di elettricità e gas. Al netto di questa componente, dell’istruzione e dei prezzi di alcuni servizi a controllo pubblico (rifiuti e acqua), l’inflazione si conferma sostanzialmente ferma”: così commenta i dati Istat, l’Ufficio Studi di Confcommercio, sui prezzi di oggi. “Anche alla luce di queste dinamiche, i rischi di una deflazione, seppure attenuati, non possono essere del tutto trascurati, in considerazione del fatto che molti movimenti al rialzo dei prezzi non sono imputabili al mercato, ma a decisioni dell’operatore pubblico. Alla debolezza della domanda, le filiere della produzione e della distribuzione stanno rispondendo con politiche di prezzo eccezionalmente caute che costituiscono, per adesso, il principale supporto al reddito reale delle famiglie”.