incertezza sugli investimenti fatti, basta essere il bancomat dello stato. Così le piccole e medie imprese associate a Confapi Industria, manifestano tutta la loro opposizione al provvedimento taglia incentivi, la norma inserita dal Governo nellormai celebre taglia bollette.
Ricordiamo che la misura in questionerimescola per lennesima volta le carte in tavola per il settore fotovoltaico, introducendo una rimodulazione degli incentivi agli impianti solari di potenza superiore a 200 kW nellarco dei venti anni, a decorrere dall1 gennaio 2015.
Ma allennesima incertezza normativa introdotta dal Governo al sistema di supporto delle energie rinnovabili,il comparto dice no, deciso a non arrendersi anche ora che il ministero dello sviluppo economico ha firmato i decreti attuativi.
Ecco dunque che PMI Energy Srl, la realtà dedicata allenergia dellassociazione delle piccole e medie imprese manifatturiere e di servizio alla produzione raccoglierà, entro il 24 novembre, le adesioni per liniziativa legale collettiva.
Lobiettivo, è infatti, quello di tutelare i diritti acquisiti dalle imprese che abbiano realizzato impianti fotovoltaici con potenza superiore ai 200 KW e godano di forme di incentivazione in Conto Energia, che si vedono oggi decurtare parte dellincentivo secondo quanto stabilito dalla Legge 116 del 11/8/2014 (legge di conversione del D.L. Competitività 91/2014).
Basta incertezza sugli investimenti fatti spiega il presidente di CONFAPI INDUSTRIA Paolo Galassi .Ricorrono, infatti, i presupposti per limpugnazione avanti al TAR laddove verrà vagliata la violazione della certezza di un diritto acquisito, soprattutto per gli investimenti che hanno interessato le imprese e del grave pregiudizio e danno che le stesse affronterebbero in conseguenza allapplicazione di tale provvedimento, .