Condannato alle pena di 5 anni e 4 mesi Pietro Genovese, il giovane che, nel dicembre 2019, investì e uccise Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, in Corso Francia, a Roma. Pietro, figlio del regista cinematografico Paolo, ha concordato in appello la condanna. L’accusa era di omicidio plurimo e nel processo di primo grado, con rito abbreviato, era stato condannato a 8 anni di carcere.
Oggi la corte d’Assise di appello di Roma ha accolto la richiesta di concordato presentata dai legali del giovane rendendo definitiva la pena inflitta. I giudici hanno anche stabilito l’obbligo di dimora e la permanenza domiciliare dalle 22 alle 7.
“Abbiamo sempre voluto la verità e quella è rimasta invariata. La colpa è stata solo di Pietro Genovese, la pena non ci interessa, quella riguarda la coscienza dei giudici”. Questo il commento di Cristina Maggi, mamma di Camilla Romagnoli.
I fatti risalgono alla notte tra il 21 e il 22 dicembre 2019. Gaia e Camilla erano state travolte dall’auto, una Renault Koleos, guidata da Pietro Genovese. Il giovane si era poi fermato per soccorrere le ragazze. Alcuni testimoni avevano raccontato di un semaforo verde per le auto e di un impatto terribile. Per Genovese le analisi condotte dalla polizia avevano anche rilevato un tasso alcolemico superiore al consentito. In primo grado, i legali del 21enne avevano proposto un patteggiamento a 2 anni a 6 mesi: proposta rifiutata dalla Procura perché considerata troppo mite. Il pubblico ministero aveva infatti chiesto cinque anni.