(Adnkronos) – Tutti (o quasi) esonerati, ma tutti grati al mangia-allenatori. Sono tanti i tecnici che rendono omaggio a Maurizio Zamparini, storico patron del Venezia e soprattutto del Palermo, morto oggi all’età di 80 anni. “Con i talenti scoperti da Maurizio Zamparini ci si potrebbe fare una Nazionale di calcio”, dice Beppe Sannino, sulla panchina del club siciliano nel 2012 e uno dei 51 allenatori esonerati da Zamparini.
“Dybala, Cavani, Pastore, Ilicic, una marea di giocatori -dice-. Lui è stato un precursore, amato da Palermo per avergli fatto toccare il cielo. Sanguigno, burbero ma sincero: e poi faceva anche un po’ parte del personaggio che si era costruito. Comunque un uomo di calcio straordinario, nei suoi confronti provo solo stima e amore. L’anno più bello della mia carriera è stato con lui a Palermo”.
“Il presidente lo ricorderò sempre come un innamorato del calcio. Le sue aziende erano importanti ma il Palermo veniva sempre prima. Il pallone era la cosa che gli dava più soddisfazione”, dice Delio Rossi. “Era una persona determinata anche se alle volte un po’ testardo -prosegue Rossi-. Mi è capitato diverse volte di avere degli scontri con lui, la pensavamo molto spesso in maniera opposta. Era però anche capace dopo qualche ora di chiamarti e ammettere di aver sbagliato. Non sempre ma è capitato diverse volte”.
“Ho conosciuto Maurizio Zamparini al Venezia, lui mi prese che non avevo neanche il patentino da allenatore e mi fece fare il corso a Coverciano. E’ un momento davvero triste per me”, dice l’ex ct della Nazionale Gian Piero Ventura, che sottolinea di essere “legatissimo a Zamparini, soprattutto dal lato umano, non solo da quello professionale. Avrà visto in me qualcosa, ma sicuramente io ho imparato molto da lui. Ora lo voglio ricordare per i lunghi colloqui e per tutti i momenti passati insieme”.