“La Presidente Meloni non ha capito niente sul PNRR. Intanto si tratta di spesa pubblica a debito, 123 miliardi su 194 miliardi. Spesa pubblica a debito che dovremo restituire e che servirà per realizzare investimenti che hanno bisogno di essere sostenuti con risorse ordinarie, altro che tagliare i fondi ai Comuni che hanno avuto più soldi dal PNRR”.
“Semmai – tiene quindi a rimarcare Giovanni Caudo, Presidente della Commissione Speciale PNRR – “E’ necessario il contrario. Rischiamo le cattedrali nel deserto e di buttare soldi al vento, altri immobili riqualificati e chiusi, quindi abbandonati, asili costruiti e vuoti perché non ci sono le educatrici. Ecco qual è il problema del PNRR, non è aver avuto tanti soldi e quindi ora se ne può fare a meno”.
Ed ancora, “Ma la Presidente Meloni si rende conto delle conseguenze di dover fare debito senza alcun ritorno? Una beffa doppia per i Comuni – insiste Caudo – ma per tutti noi che quel debito lo dobbiamo pagare e soprattutto per i giovani che ne subiscono le conseguenze maggiori”
“Roma ha avuto 1,15 mld di investimenti direttamente gestiti con risorse del PNRR – spiega ancora l’esperto – la preoccupazione di spenderli è stata fino ad oggi il mantra della stampa, ebbene a due anni dalla scadenza del completamento dei cantieri possiamo contare cantieri aperti e pochi ritardi, tutti i 279 investimenti sono in cammino. Il problema, e come Commissione Speciale PNRR lo diciamo da tempo, è collegare questi investimenti con la spesa corrente per poter gestire le opere che saranno realizzate con il PNRR, a partire dalle scuole, dagli asili, dai 30 poli civici dagli autobus acquistati dalle nuove linee di tram che saranno realizzati. C’è una battaglia da fare e comincia da quella del buon senso che questo governo ha mostrato di non avere”, conclude quindi Caudo.
Max