“Il ballottaggio di Roma? Ne parleremo sicuramente. Non vedo nessuna possibilità, per quanto mi riguarda, che si possa appoggiare la politica che fanno queste destre. Da questo punto di vista non c’è nessuna indicazione da parte nostra in quella direzione. Per quanto riguarda invece Gualtieri, ci ragioneremo”. Lo ha detto a Carbonia il leader M5S Giuseppe Conte.
“Gualtieri è un ministro che ha lavorato con me e col M5S nel Conte II, un’esperienza di governo misurata sul campo: la gestione della pandemia, il Pnrr che abbiamo per buona parte confezionato, il Recovery che abbiamo portato in Italia. Sicuramente è una persona di valore però in questo momento è ancora prematuro e sicuramente rimane il dato che gli elettori che hanno votato per noi non sono pacchi postali da muovere sulla base dell’indicazione del leader di turno”, ha proseguito l’ex presidente del Consiglio.
Secondo il leader M5S “non è stato affatto un errore candidare la Raggi a Roma, perché a nostro avviso ha fatto bene come sindaca anche se, obiettivamente, ha avuto tante difficoltà sin dalla partenza e tanti attacchi. Fermo restando che uno non vuole nascondersi dietro gli attacchi: se non siamo stati premiati non possiamo scaricare solo sugli attacchi”.
Quanto al Movimento “per il M5S è il tempo della semina, abbiamo dei risultati importanti a Napoli, Bologna. Sicuramente nel complesso si rivela ancora una volta la criticità del Movimento 5 Stelle di avere un radicamento territoriale. Ma questo è un fatto storico: il dialogo costante con i territori è un fatto su cui dobbiamo lavorare”. “Adesso col nuovo organigramma, con i nuovi organi cercheremo di colmare questa lacuna. L’importante adesso è seminare e costruire questo progetto, che è un progetto a medio-lungo termine”, ha proseguito l’ex premier.
£Per il M5S è finita la stagione storica in cui si andava orgogliosamente da soli a tutti i costi”. Così Giuseppe Conte, parlando a Carbonia. “Il M5S ovviamente pone un’asticella alta ma si predispone anche a costruire con altri partner, in coalizione, un percorso comune: non lo disdegna più come nella fase più antica della sua storia”, ha rimarcato Conte.