COMPRAVENDITA SENATORI, CONDANNATI A 3 ANNI DI RECLUSIONE BERLUSCONI E LAVITOLA

Silvio Berlusconi è stato condannato dal Tribunale di Napoli a tre anni di reclusione per corruzione nel processo per la compravendita dei senatori. Alla stessa pena è stato condannato anche Valter Lavitola. “Prendo atto di una assurda sentenza politica al termine di un processo solo politico costruito su un teorema accusatorio risibile. Resto sereno, certo di aver sempre agito nell’interesse del mio Paese e nel pieno rispetto delle regole e delle leggi, così come continuerò a fare”: così Silvio Berlusconi che parla di “persecuzione giudiziaria” per ledere la sua “immagine di protagonista della politica”. “E’ una sentenza che riteniamo clamorosamente ingiusta e ingiustificata”. Lo ha detto l’avv. Niccolò Ghedini, difensore di Silvio Berlusconi, sottolineando che il processo si prescriverà il 6 novembre. Nonostante la prescrizione Ghedini ha espresso l’auspicio che la Corte di Appello assolva Berlusconi nel merito. “Non commento le sentenze. Prendo atto delle sentenze. Prendo atto che questa sentenza ha condiviso la tesi accusatoria”: lo ha detto il Procuratore di Napoli, Giovanni Colangelo, interpellato dall’ANSA sulla sentenza di condanna di Silvio Berlusconi e Valter Lavitola. “Non mi sono costituito parte civile perché ritengo che sia stata lesa la democrazia e non la mia persona”. Così l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi all’ANSA, rispondendo a una domanda sul mancato ingresso nel processo come parte offesa. “C’erano delle voci, ma, come dissi al giudice, non ne sapevo nulla. Se lo avessi saputo sarei ancora presidente del Consiglio”.