Non c’è niente da fare: in Italia tutto quello che sulla carta sembra ‘semplice’, poi in realtà si rivela un’odissea. Il problema è che poi a pagarne le conseguenze – tanto per cambiare – sono i cittadini.
Ora, la questione del commissario alla sanità calabrese. Passano i giorni, le settimane e, benché si continui ad affermare che è una situazione da risolvere al più presto, nulla sembra cambiare. E siamo in piena emergenza Covid!
Ora, dopo il caos dei giorni scorsi, con Gino Strada all’impasse, quando sembrava che il governo avesse chiuso il cerchio in merito alla figura dell’attuale coordinatore del Cts, Agostino Miozzo (nella foto), tutto è nuovamente crollato.
A quanto si apprende infatti, Miozzo ‘avrebbe posto troppe condizioni’ rispetto ‘all’accollo’ della sanità calabrese. ‘Condizioni’ che al momento vedono la sua nomina appesa ad un filo sottilissimo.
Allora, per ovviare alle attese, qualcuno ha indicato Narciso Mostarda, manager attualmente in forze all’Asl Rm6.
Ma anche qui, ‘apriti cielo’. Il M5s, ed in particolare suoi parlamentari calabresi l’hanno presa malissimo: ”Non esiste – hanno tuonato i grillini – se vogliono metterci in contatto con lui per convincerci, perdono solo tempo: il nostro è un no secco e convinto”.
Il perché è presto detto: ”Su Mostarda abbiamo avuto nei giorni scorsi una videoconferenza tra di noi – hanno confidato i parlamentari M5s all’agenzia di stampa Adnkronos – quando il suo nome era spuntato e la nostra risposta era stata chiara: non vogliamo nomine politiche“.
Infatti Mostarda, già assessore (Pd) a Frosinone, a giudizio dei pentastellati è da considerarsi ‘troppo vicino’ a Zingaretti.
Così oggi i parlamentari sono tornati a discuterne alla presenza del viceministro Pierpaolo Sileri, che ha inutilmente tentato di far breccia diplomaticamente. “Se poi vogliono nominarlo in barba a quel che pensiamo noi – hanno ‘avvertito’ i parlamentari M5s calabresi – facessero pure…“. Un chiaro segnale di ‘guerra’ che, semmai Mostarda la spuntasse, si tradurrebbe nella conseguente ‘mancanza di voti’ da parte dei parlamentari del territorio al Dl Calabria…
Oltretutto i pentastellati hanno il ‘dente avvelenato’, dopo che, nei giorni scorsi (prima di Miozzo), si son visti bocciare il nome da loro proposto: quello di Luigi Varratta, ex prefetto di Firenze.
Max