“Nel dicembre scorso avevamo chiesto, con una mozione urgente che porteremo nuovamente in aula domani, la proroga di una delibera che vieta l’apertura o il trasferimento di attività di artigianato alimentare nel sito Unesco o in altre aree sature della città.
Quest’atto, chiesto a gran voce anche dal I Municipio, seppur calendarizzato tra i lavori, non è mai stato messo in discussione né votato nonostante le rassicurazioni fatte dalla Presidenza, con il risultato che è stata messa da parte qualsiasi azione finalizzata alla tutela del centro storico cittadino per dare invece un via libera incondizionato all’apertura di rosticcerie, pizzerie a taglio, cornetterie e altri generi di attività, peraltro già presenti da tempo con numeri esorbitanti nelle zone più centrali di Roma.
È evidente che a questa amministrazione manchi quella attenta visione strategica che in questi ultimi giorni stanno giustamente reclamando anche le botteghe storiche di Roma, un patrimonio della nostra città che andrebbe salvaguardato e i cui accorati appelli continuano, invece, a restare inascoltati. La nostra città dovrebbe puntare solo ed esclusivamente sull’eccellenza, offrendo servizi e accoglienza adeguati ad un turismo che sceglie la qualità. La scelta dell’attuale amministrazione va, invece, evidentemente, in un’altra direzione: ad un sistema che renda Roma appetibile per un turista attento e selezionato si preferisce un becero far west incapace di produrre altro che assenza di regole e decoro”.
Così, in una nota, il capogruppo capitolino di Azione Flavia De Gregorio, il capogruppo di Azione in I Municipio Giuseppe Lobefaro e il presidente della Commissione Giubileo del I Municipio Maurizia Cicconi.
Max