Credo che le reti di impresa su strada siano tra le novità più interessanti della proposta afferma Ciarla. Esse rappresentano un nuovo modello di associazionismo tra imprese e cittadini che consiste in una sequenza di esercizi commerciali, che si costituiscono in forma associata con le associazioni di categoria, i comitati di quartiere e associazioni locali, per la gestione comune di servizi e di azioni di promozione e marketing e di qualificazione dei quartieri più difficili.
La Regione Lazio sosterrà le reti di impresa con un fondo di 15 milioni nel triennio 2014-2016. Segnalo questa novità, che innova il vecchio concetto di centri commerciali naturali perché se governato con intelligenza- spiega Ciarla- questo nuovo modello potrebbe permettere di affrontare anche situazioni che riguardano quartieri con particolare pericolosità e problemi di vivibilità e di legalità, a partire dal Pigneto e da San Lorenzo.
La norma consentirà tra l’altro al Comune di convogliare su ciascuna rete, che li potrà utilizzare direttamente, oltre al contributo regionale di 250 mila euro, una parte degli introiti derivanti dalla tassa di occupazione di suolo pubblico e di pubblicità, per realizzare le attività finalizzate alla riqualificazione e al controllo del territorio, mettendo in sintonia gli obiettivi di sviluppo dell’economia locale di chi fa commercio e il controllo della legalità e della vivibilità dei quartieri, rivendicato dai residenti.
Uno strumento di innovazione e riqualificazione che potrebbe essere testato subito visto che questa norma sarà anticipata dalla spending review in questi giorni in discussione in consiglio regionale e che contiamo di approvare entro pochi giorni”, conclude Ciarla.