COMMANDO ATTACCA L’UFFICIO DI ’SAVE THE CHILDREN’ IN AFGHANISTAN: 4 MORTI E 12 FERITI

Lo scempio continua, sotto gli occhi ella comunità internazionale che, per quanto si adoperi, nulla sembra potere contro il complesso sistema politico-ideologico che da decenni tiene in ostaggio l’Afghanistan. E’ di stamane la notizia di un durissimo, e ripugnante, attacco alla sede di ’Save the Children’ (la nota organizzazione umanitaria che si occupa dei bambini in difficoltà), nella città di Jalalabad. Erano circa le 9 del mattino (ora locale), quando un kamikaze si è esploso davanti allo stabile dove ha sede l’ufficio dell’organizzazione umanitaria. Successivamente, si è palesato un gruppo di uomini che hanno fatto irruzione sparando all’impazzata, ed ingaggiando un durissimo scontro a fuoco contro i militari afgani. Come riferisce l’agenzia di stampa ’Dpa’, dopo averlo appreso dalla voce del portavoce di Attaullah Khoghyani, governatore della provincia di Nangarhar, sarebbero al momento 4 le vittime accertate. Si tratterebbe di un civile e di un agente delle forze di sicurezza afghane, e di due assalitori del commando terrorista. I feriti sono 12, tre dei quali in maniera più grave. A seguito del barbaro attacco, attraverso una nota l’organizzazione umanitaria ha scritto: “Siamo devastati dalla notizia dell’attacco all’ufficio di Save the Children nella città di Jalalabad, in Afghanistan, dove questa mattina un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione nel nostro compound. La nostra prima preoccupazione è la sicurezza del nostro staff. Siamo in attesa di ricevere ulteriori informazioni dal nostro team e, considerando che la situazione è ancora in fase di evoluzione, non siamo al momento in grado di fornire ulteriori informazioni. Save the Children – ribadisce ancora la nota – lavora in Afghanistan dal 1976 in 16 delle 34 province del Paese. L’Organizzazione realizza progetti per la protezione dell’infanzia, progetti di educazione, salute e nutrizione, interventi per contrastare e prevenire la povertà delle famiglie e dei bambini, e di risposta alle emergenze, grazie ai quali raggiungiamo oltre 700.000 bambini”. Dal canto suo però il portavoce del dipartimento della Salute di Nangarhar, Inamullah Miakhel, è intervenuto dando conto di un bilancio differente, affermando che vi sarebbe soltanto una vittima,e che i feriti sarebbero 14. Dunque si attendono conferme ufficiali.
M.