A seguito dell’assemblea pubblica dei pendolari della linea FL3 che si è tenuta il 1° giugno a Bracciano, il Comitato Pendolari FL3 Roma-Bracciano-Viterbo esprime forti preoccupazioni sull’oggettiva insufficienza del piano bus presentato da Trenitalia e avallato dalla Regione Lazio a sostituzione del servizio ferroviario che verrà interrotto dal 10 luglio all’8 settembre per lavori sulla linea ferroviaria tra Cesano e Viterbo.
Comitato Pendolari Roma-Bracciano-Viterbo: “Chiediamo immediati chiarimenti a Trenitalia riguardo il numero di vetture per ogni soluzione di viaggio mostrata dai sistemi di vendita”
Per questo il , si legge in un comunicato,il Comitato chiede “immediati chiarimenti a Trenitalia riguardo il numero di vetture per ogni soluzione di viaggio mostrata dai sistemi di vendita e si appresta formalmente a chiedere alla Regione Lazio di impegnarsi – a meno di quaranta giorni dall’interruzione del servizio – a mettere in atto congrue e necessarie integrazioni al piano bus nelle ore di maggiore afflusso di viaggiatori, a garanzia del diritto alla mobilità, a salvaguardia dell’ordine pubblico e, non meno importante, a garanzia di poter effettivamente usufruire di titoli di viaggio annuali regolarmente acquistati”.
Comitato Pendolari Roma-Bracciano-Viterbo: “La mobilità è un diritto che non può essere messo in secondo piano tanto meno rispetto a logiche aziendali non condivise con l’utenza”
“Ad oggi – prosegue la nota – è tanto inaccettabile quanto estremamente realistica l’ipotesi che ampia parte dei viaggiatori in attesa alle fermate dei bus non avrà modo di salire su vetture già piene sin dalla partenza e che si vada a scoraggiare, a tal punto, l’utilizzo della mobilità pubblica con conseguente riversamento su via Braccianese di centinaia di autovetture.
Si ricorda a tutti che la linea ferroviaria FL3 insiste su ben sei complessi ospedalieri e riveste importanza anche dal punto di vista turistico da e per la Tuscia e lago di Bracciano e Roma. Qualunque sia la ragione dello spostamento: lavoro, studio, salute, turismo la mobilità è un diritto che non può essere messo in secondo piano tanto meno rispetto a logiche aziendali non condivise con l’utenza”.
Infine, non ritenendo possibile scendere a compromessi, il Comitato comunica che, qualora dalla Regione Lazio non pervenisse a breve alcuna risposta o questa fosse non positiva, si procederà ad una mobilitazione per il giorno GIOVEDÌ 20 GIUGNO ORE 11:00 presso la sede dell’Assessorato regionale alla Mobilità sito in Via Rosa Raimondi Garibaldi 7.
Max