Come si andrà in palestra dal 25 maggio? Mentre c’è grande attesa per la riapertura di molte attività da lunedì 18 maggio, sta per arrivare il momento della riapertura anche per centri sportivi e palestre.
Al momento la data probabile per la riapertura sembra essere il 25 maggio 2020, come annunciato dal ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, purché siano osservate delle regole di precauzione molto severe.
Il comitato tecnico-scientifico sta fornendo, infatti, le sue linee guida per consentire alle palestre di riaprire, senza il rischio di far aumentare i contagi da coronavirus.
Vediamo allora nel dettaglio come si andrà in palestra dal 25 maggio, le regole da rispettare per i clienti e per i gestori.
Fra i provvedimenti necessari per poter riaprire le palestre, c’è l’obbligo di fornire ai clienti i dispositivi di prevenzione. Questo vuol dire che i gestori devono fornire guanti monouso, mascherine chirurgiche e assicurare pulizia e sanificazione costante dei locali e delle attrezzature.
Per riaprire, i gestori delle palestre inoltre dovranno formare il proprio personale su tutte le regole, creare una segnaletica chiara per entrate e uscite e regolamentare gli accessi, anche attraverso sistemi informatici.
Si consiglia di utilizzare applicazioni smart anche per controllare meglio eventuali assembramenti o mancato rispetto delle regole di distanziamento da parte dei clienti.
Ma cosa cambia per le lezioni in palestra? Chiaramente tutte le attività vanno riorganizzate, utilizzando il minor numero possibile di operatori e istruttuori. La distanza fra le persone dovrà essere di un metro di base, e di due metri durante l’esercizio fisico, in base all’intensità.
Durante le lezioni, bisognerà vietare di toccarsi naso, occhi, bocca. Sarà vietato anche lasciare indumenti personali in luoghi condivisi della palestra. Ci sarà inoltre l’obbligo di bere sempre da bicchieri o bottiglie monouso e gettare immediatamente fazzoletti di carta utilizzati.
Altro aspetto importante, in palestra sarà vietato l’utilizzo degli spogliatoi. Questo vuol dire che ogni cliente dovrà arrivare già con gli indumenti da allenamento indosso. Inoltre, negli spazi comuni come i bagni l’accesso avverrà contingentato e saranno vietati gli oggetti comuni (come gli asciugacapelli).
A parte tutte queste regole, i gestori delle palestre dovranno riorganizzare le proprie attività, promuovendo le attività da remoto, in telelavoro e a distanza quando possibile.