Viso paffuto e giocondo, barba lunga, ispida e di un bianco neve, occhi piccoli e arguti. Un sorriso che non si scorda mai. Ah, il rosso ovviamente, quello non può mancare. Chi è? Facile indovinarlo, anche perché il personaggio in questione è tra i più conosciuti nella storia dell’umanità.
Già, perché Babbo Natale ha attraevate epoche, continenti, e guerre. Ha contaminato culture di ogni tipo e fatto sognare bambini in ogni angolo del mondo. È gioia e mistero, perché nessuno sa chi sia veramente, ma quando la mattina di Natale si scoprono dei pacchi da scartare sotto l’albero tutti i piccoli sanno a chi attribuire il merito.
C’è chi giura di averlo visto passare nel cielo con una slitta, chi di aver sentito dei passi in casa. Per questo qualcuno lascia addirittura la tavola imbandita la sera di Natale per permettere a Babbo Natale di rifocillarsi in vista degli infiniti viaggi che deve fare per portare gioia ad ogni bambino.
La leggenda dell’uomo paffuto vestito di rosso e trasportato da una slitta trainata da renne è tra le più famose della storia dell’umanità. Ogni bambino ci ha creduto, almeno per un po’. Ogni adulto spera in fondo che Babbo esista davvero, perché la gioia del mistero è ancora viva in ognuno di noi.
Ma Babbo Natale è esistito davvero? Come ogni leggenda c’è un fondo di verità, che in questo caso riporta a San Nicola, vescovo di Myra, protettore dei bambini. Il nome Santa Claus, infatti, deriva dal nome olandese di San Nicola. Una storia racconta ad esempio che abbia riportato in vita 5 fanciulli uccisi da un oste. La leggenda nasce così, trasformata nel tempo fino a diventare quella che oggi tutti conosciamo.
Il Babbo Natale moderno è infatti la fusione delle rappresentazioni popolari e religiose del Santo che porta doni ai bambini e un personaggio britannico preesistente. La trasformazione decisiva da Santa Claus a Babbo Natale è dovuta soprattutto alla poesia di Clement Clarke Moore che nel 1823 descrisse il Santo come un elfo rotondetto, con barba bianca e vestiti rossi.