COLOSSEO E ALTRI SITI CHIUSI PER 3 ORE, CAUSA L’ANNUNCIATA ASSEMBLEA SINDACALE. TURISTI SGOMENTI E L’IRA DEL MINISTRO FRANCESCHINI… NON SAPEVA?

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    L’avevano preannunciato, ed hanno mantenuto la parola. Mattinata di raabbia e delusione per migliaia di turisti in visita alle principali mirabilie monumentali della Capitale: ovunque però campeggiava agli ingressi l’avviso di chiusura – dalle 8.30 alle 11 – per lo svolgimento dell’assemblea sindacale. L’iniziativa riguardava le Rappresentanze Sindacali Unitarie delle lavoratrici e dei lavoratori della Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma. Ovviamente la cosa ha acceso ’le ire’ del ministro dei Beni Culturali il quale, forse non a conoscenza (?) delle ripetute e continue denunce da parte dei ’suoi’ lavoratori, del perpetrarsi di una situazione lavorativa alla sbando, e dell’annunciatissima chiusura per assemblea è infine sbottato: ’’La misura è colma. Ora basta. Proprio nel momento in cui la tutela e la valorizzazione dei beni culturali sono tornate dopo anni al centro dell’azione di governo – ha detto Franceschini  – proprio mentre i dati del turismo sono tornati straordinariamente positivi, proprio mentre Expo e Giubileo portano ancora di più l’attenzione del mondo sull’Italia, proprio mentre io sono come ministro impegnato nelle discussioni preparatorie per la legge di stabilità a cercare di portare più risorse per la cultura e per il personale del ministero, una nuova assemblea sindacale, questa volta al Colosseo e ai più importanti siti archeologici di Roma, fa restare turisti in fila davanti agli occhi di tutto il mondo. Proporrò una modifica legislativa che consenta di inserire anche i Musei e i luoghi della cultura aperti al pubblico tra i servizi pubblici essenziali”, ha quindi tuonato. Ma i diritti dei lavoratori, i turni, le mancanze di personale, ecc.? Il problema ovviamente rimane. Una reazione che, al pari di quelle atomiche, ha inevitabilmente poi innescato le altre: “Questo non vuole dire cancellare il diritto di fare scioperi e assemblee. Strano Paese quello in cui una assemblea sindacale non si può fare”, ha commentato per la Cgil Susanna Camusso. “Capisco che uno possa dire di fare attenzione nei periodi di grande presenza turistica ma se poi ogni assemblea sindacale si dice che non si può fare si dica chiaramente che non si possono avere strumenti di democrazia”. Puntuale poi il solito ’twitt’ di Renzi: “Non lasceremo la cultura ostaggio di quei sindacalisti contro l’Italia. Oggi decreto legge #colosseo #lavoltabuona”. Puntuale ed onesto il commento di Francesco Prosperetti, soprintendente al Colosseo, al Museo Nazionale Romano e all’Area Archeologica di Roma: “Purtroppo non esiste una rete per informare i turisti, ma ieri abbiamo comunicato alla stampa che ci sarebbe stata l’assemblea e la notizia è riportata dai principali quotidiani di oggi. Inoltre gli avvisi sono stati messi sui monumenti e ne abbiamo dato anche uno vocale multilingue al Colosseo spiegando che resterà chiuso fino alle 11,30. Chiariamo che si tratta di un’assemblea sindacale legittima – ha voluto puntualizzare il soprintendente – e non di uno sciopero camuffato, e le assemblee, per legge, non sono soggette ad autorizzazione, ma vanno semplicemente comunicate tre giorni prima al datore di lavoro. Inoltre, sempre la legge prevede che i servizi essenziali in caso di assemblee o di sciopero, non comprendano l’apertura al pubblico, ma la garanzia della sicurezza del sito”. E visto che, proprio per la carenza di personale, e la mancanza di adeguati strumenti di controllo (cosa non riescono a combinare a Pompei tra ladri e sciacalli), pensiamo sia più che legittimo affrontare una volta per tutte, e definitivamente, questa odiosa situazione lavorativa che si riflette su scala nazionale e, per quanto concerne l’immagine artistica del Paese… in tutto il mondo.

    Tamax