“La scadenza dei contratti di conferimento del latte vaccino alla stalla in scadenza il 30 giugno rende quanto mai urgente accelerare il percorso concordato con la Regione Lazio nell’ultimo tavolo di filiera per arrivare quanto prima ad un accordo sul prezzo del latte che permetta di favorire un quadro di concorrenza che tuteli la competitività delle imprese laziali”. Così in una nota il presidente ed il direttore di Coldiretti Lazio David Granieri e Aldo Mattia in una nota. “Queste sono le dichiarazioni del presidente in una lettera inviata al governatore del Lazio Nicola Zingaretti e allassessore allagricoltura Sonia Ricci per sollecitare la regione ad agire in tempi brevi, tenuto conto dei dati allarmanti che riguardano la situazione in cui versa il settore e che stanno creando grande preoccupazione sia negli allevatori che nella stessa Coldiretti. Nel Lazio – prosegue la nota – si contano 1413 aziende in produzione, 1401 quelle che consegnano il proprio latte e 65 quelle che lo vendono direttamente. Le vacche in lattazione sono 54.000. Ebbene dal 2008 al 2012, il numero delle aziende è calato del 36,8% e quello delle vacche è diminuito del 25%. Lunico dato con il segno più davanti, purtroppo è quello relativo ai costi di produzione che ammontano in media a circa 48/100Kg di latte, con un incremento del 17,5%. Importante, a riguardo, è stata la decisione annunciata qualche tempo fa dal ministro della Salute, l’onorevole Beatrice Lorenzin che ha accolto la richiesta presentata dal presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, di togliere il segreto e di rendere finalmente pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dallestero, per combattere inganni e sofisticazioni”. “Esigenza primaria – afferma il presidente di Coldiretti Lazio David Granieri – è quella di tutelare con un’azione sinergica, di cui le istituzioni devono farsi protagoniste, la qualità del nostro latte, dei territori e la competitività delle imprese che vi operano”. “Continua a preoccupare il silenzio inoperoso della Regione Lazio e del Comune di Roma – ha concluso il direttore Aldo Mattia – con la conseguenza di intaccare la competitività delle imprese interessate. Pertanto attraverso questa lettera alla Regione Lazio vogliamo ribadire l’urgenza che l’Assessorato allAgricoltura giochi il ruolo di impulso e mediazione che le è proprio e che riunisca con la massima sollecitudine i rappresentanti della filiera del latte vaccino. In mancanza delle risposte adeguate – conclude – questa organizzazione sarà costretta ad assumere le dovute conseguenti azioni a tutela dei propri associati”.