Fallita la fusione tra Renzi e Calenda, quest’ultimo si è però dichiarato entusiasta (“Condivido al 100%”), da quanto proposto stamane da Mara Carfagna, che ha lanciato la proposta di dare vita ad una federazione tra le forze di centro.
Federazione di centro, la Carfagna: “Abbiamo il dovere di guardare avanti e lasciarci alle spalle le miserie e la polvere di questi giorni”
Infatti, sebbene ‘momentaneamente’ sia fallita già prima di nascere, l‘idea di far defluire in un unico partito sia Italia viva che Azione, la presidente si mostra tuttavia ancora possibilista: non è finita, rimarca la Carfagna, “Assolutamente no, abbiamo il dovere di guardare avanti e lasciarci alle spalle le miserie e la polvere di questi giorni. E questo per due motivi – spiega la presidente di Azione a ‘La repubblica’ – Primo: abbiamo la responsabilità di rispondere alle aspettative di chi, sui territori, continua a lavorare bene insieme, esprime candidature comuni e porta avanti battaglie unitarie. Secondo: non possiamo deludere quei milioni di italiani che hanno creduto in noi“.
Carfagna: “Una coalizione delle forze di centro, riformiste, europeiste e liberali che si alleano fra loro senza rinunciare ai propri simboli”
Dunque, prosegue, i tempi sono maturi per “costruire una coalizione delle forze di centro, riformiste, europeiste e liberali che si alleano fra loro senza rinunciare ai propri simboli, ai propri leader, alle proprie identità“. Del resto, prosegue ancora la Carfagna, “Succede così a destra e succederà anche a sinistra con l’inevitabile alleanza tra Pd, Cinque Stelle, verdi e sinistra italiana. Perché non farlo anche noi, oltretutto avvantaggiati dal fatto che condividiamo gli stessi valori e gli stessi obiettivi?“.
Carfagna: oltre a delle affinità con +Europa, bisogna vedere “Quello che decide di fare Italia viva. Se si fanno sentire le voci ragionevoli…”
Riguardo a chi secondo lei sarebbe incline ad accettare questa proposta, la presidente di Azione indica intanto +Europa: “Con loro ci sono delle divergenze sui temi etici, ma i liberali, a differenza di quanto accade nei partiti-caserma, non chiedono l’obbedienza sui temi di coscienza” tuttavia, aggiunge, se è ancora possibile un riavvicinamento con i renziani? “Dipende. Dipende da quello che decide di fare Italia viva. Se si fanno sentire le voci ragionevoli, le persone interessate alla costruzione di un progetto politico, certo che sì“.
Max