Clownterapia nelle scuole al Municipio XIV: “Miglioriamo benessere dei bambini”

Clownterapia nelle scuole al Municipio XIV: un’iniziativa di cui si parla da giorni, un progetto pilota volto al miglioramento del “benessere dei bambini”. In questi termini ne parla Sandro Chinni, consigliere del Movimento 5 Stelle nel municipio XIV.

Clownterapia nelle scuole: la proposta per il benessere dei bambini

Nel parlamentino di Monte Mario si parla della possibilità di introdurre un programma innovativo: una sorta di terapia del sorriso negli istituti scolastici del territorio. Un progetto pilota di clownterapia nelle scuole del quattordicesimo municipio e poi magari da estendere in tutta Roma e non solo. Questo è l’obiettivo della proposta partita da Sandro Chinni, consigliere del Movimento 5 Stelle nel municipio XIV, trasformato in atto già protocollato che sarà discusso nel miniparlamento di Monte Mario.

“L’idea di promuovere un progetto pilota di clownterapia nelle nostre scuole, nasce dall’esigenza di aiutare i nostri bambini e ragazzi a migliorare quelle situazioni di ansia, di stress e difficoltà relazionali che vivono quotidianamente” – dichiarava Chinni.

La terapia del sorriso è usata in ambito ospedaliero per migliorare l’umore di bambini e famiglie, e il desiderio del politico è quello di portare i benefici dei dottori del sorriso anche negli edifici scolastici migliorando il clima delle scuole, favorendo l’inclusione e le relazioni fra alunni, insegnanti e famiglie.

Abbiamo già appurato in ambito sanitario, soprattutto nei reparti pediatrici oncologici, i benefici di questo tipo di terapia detta anche del sorriso” – dice Chinni – “il nostro obiettivo è quello di migliorare le relazioni scolastiche, favorire un ambiente di apprendimento più sereno e migliorare il benessere emotivo e sociale dei nostri bambini”.

L’idea di Chinni è relativa a un progetto duraturo nel tempo a partire dal municipio XIV, apripista magari di uno scenario più a lungo raggio. “Questo progetto pilota” – ha proseguito Chinni – “Potrebbe essere il primo di una lunga serie e fare da precursore per tutte le scuole di Roma e perché no anche d’Italia. Non perdiamo questa occasione, regaliamo sorrisi ai nostri bambini”.