È accaduto la scorsa notte a Roma attorno alle due, nei pressi di Piazza San Pietro. La donna è una romena di 35 anni, e ha dato alla luce una bambina con l’aiuto di una poliziotta, Maria Capone, ed alcuni suoi colleghi intervenuti in seguito ad una telefonata che riferiva di una donna che stava partorendo in piazza Pio XII, adiacente al colonnato del Bernini, dove sono sopraggiunti le pattuglie della Volante e l’Ispettorato Vaticano. La poliziotta ha prestato aiuto alla donna nel momento del parto come ostetrica, mentre i suoi colleghi che avevano procurato una coperta, si sono posti in un cordone per proteggerla da occhi indiscreti e dal freddo. Tutto questo è accaduto poco prima dell’arrivo dell’ambulanza che ha portato la donna e la bambina al vicino ospedale Santo Spirito. La poliziotta, distaccata dalla Calabria per il Giubileo e madre di due figli, ha dichiarato che al suo arrivo della piccola si vedeva solo la testa e che era cianotica a causa del freddo; appena dopo il parto hanno cercato di tenerla al caldo con il pile in dotazione agli agenti, e dopo poco la bambina ha iniziato a piangere e sono state entrambe trasportate all’ospedale per i controlli del caso.
La donna romena ha ricevuto la visita dell’elemosiniere vaticano, monsignor Konrad Krajewski, che stando a quanto riferisce padre Federico Lombardi, è una conoscente del monsignore, e ben nota nella zona poiché aveva già usufruito dei servizi per i clochard messi a disposizione dal Papa, assieme al suo compagno; inoltre monsignor Krajewski, quando venne a conoscenza della gravidanza della donna le ha offerto ospitalità presso la casa delle suore di Madre Teresa, nella zona di Primavalle a Roma, sempre rifiutata. Anche in questa occasione l’elemosiniere ha rinnovato la sua proposta di ospitalità per un anno presso la casa di Primavalle.
Mamma e figlia stanno bene e padre Lombardi ha anche dichiarato che, non essendo la bambina nata in Piazza San Pietro, non è cittadina vaticana.
Inoltre questa mattina gli agenti che nella notte di ieri hanno prestato soccorso alla donna si sono recati all’ospedale per farle visita e si sono accertati che la piccola e la neo mamma stessero bene. La poliziotta ha inoltre dichiarato che li ha riconosciuti e ringraziati pur non parlando bene l’italiano, ma l’agente ha dichiarato che per loro è stato comunque un bel modo per iniziare la giornata.
Il compagno della neo mamma ha raccontato che prima di arrivare qui erano in Francia, poi in Spagna, dove nacque il loro primogenito, per lasciarla poi quattro mesi fa a piedi.
La comunità di Sant’Egidio ha lanciato un appello alla solidarietà, visto anche il grande freddo di questi giorni, per promuovere la raccolta straordinaria di indumenti e coperte e grazie all’aiuto di molti volontari si distribuiscono cibi e bevande calde, ma soprattutto coperte e sacchi a pelo ai clochard.
Marta Piccioni.