Gaffe o strategia? Donald Trump ancora una volta non delude le attese di chi si aspetta da lui sempre nuovi colpi di scena sulla ‘scena’ della politica nazionale ed internazionale.
Il presidente degli Stati Uniti ha infatti ha rivelato per sbaglio gli estremi dell’accordo sul migranti con il Messico: quello che alcuni hanno definito come il ‘vero’ accordo. In che modo?
Semplice: sventolando il documento. E i fotografi hanno catturato gli estremi del testo.
Donald Trump parla sventola di fronte ai giornalisti il documento dell’accordo con il Messico e questi, ovviamente, ne carpiscono il testo a suon di scatti. Ecco che, così, vengono fuori i dettagli dell’accordo. Occorre un lavoro di semplice zoom per capire cosa c’è dietro l’entità concreta dell’intesa Usa – Messico. Che cosa?
In primo luogo un elemento: l’accettazione, da parte del Messico di particolare clausola secondo la quale, qualora entro 45 giorni il flusso migratorio non venisse arginato come da indicazione del governo USA, verrà fuori un peggioramento delle leggi nazionali contro l’emigrazione.
Dunque emerge il ‘vero’ piano di accordo con il Messico sui migranti. Rivelato per sbaglio o per una sorta di ‘error fake’, ovvero finto errore con, dietro, una precisa strategia di comunicazione politica?
Nelle ore in cui si diffondono le voci circa una crescita di consensi dei rivali politici di Trump, forse, a qualche analista politico potrebbe interessare l’idea di corroborare le linee guida governative dietro l’estemporaneità.
Ma tant’è. Sbaglio o no, il presidente americano Donald Trump durante una conferenza stampa davanti alla Casa Bianca, pur negando la possibilità di fornire dettagli ai giornalisti, ha dichiarato che il piano annunciato lunedì sarebbe stato reso pubblico d’intesa con il Messico. Non è andata esattamente così.
Aggiornamento 8.01
Ha dunque del clamoroso, ma contiene tutti dati rilevanti il gesto di Trump che per sbaglio ha reso pubblico l’accordo su migranti col Messico
Trump ha affrontato il tema dell’accordo con il Messico sull’immigrazione prima del viaggio verso lo Iowa. Quello che emerge dal documento rientra nel patto chiuso la settimana scorsa tra i due paesi, e che prevedrebbe un progetto di asilo regionale.
Gli scatti fotografici fanno emergere dettagli del documento per cui il Messico pare debba impegnarsi nel far rispettare rigide leggi nazionali, perchè altrimenti Washington potrebbe reagire con veemenza. In particolare se, dopo 45 giorni, il governo degli Stati Uniti ritenesse “a sua discrezione” i risultati non sono sufficienti, potrebbe inasprire o rivedere gli accordi.
E ancora, secondo il documento “il governo del Messico prenderà tutte le misure necessarie secondo il diritto interno per mettere in vigore l’accordo”.
Poca chiarezza c’è circa i provvedimenti che gli Usa, passati i famosi 45 giorni, prevedono. Il governo della Casa Bianca del resto di recente aveva auspicato di poter prontamente vedere il Messico trasformarsi in una sorta di “paese terzo sicuro“: ovvero, adottando una adeguata politica di inserimento, far sì che ai centroamericani che volessero ottenere asilo negli Stati Uniti si paventi la possibilità di farlo nel Messico e di rimanere lì nella fase in cui le autorità Usa vagliassero i fascicoli di ognuno.
Aggiornamento ore 11.13
La realtà che si immagina Trump, in merito al Messico è particolare e specifica. Ipotizza un Messico più rigoroso nelle leggi verso i migranti e che diventi quel Paese terzo sicuro, ovvero un collante e un salvagente. Ipotesi che il Messico aveva rifiutato di accettarlo.
“Il Messico sta facendo un grande lavoro alla frontiera, aiutandoci davvero hanno lavorato molto duramente. Stiamo andando molto bene insieme. Un buon rapporto”.
Al di là dei contenuti del documento, sui social Trump sul tema poi si era già esposto: “La forte posizione del presidente Usa ha spinto il Messico a fare cose che non avevano mai fatto prima: 6.000 guardie nazionali al confine meridionale, posti di controllo dell’immigrazione in tutto il Messico e permettere a tutti gli immigrati illegali provenienti dall’America Centrale di rimanere in Messico in attesa delle loro richieste di asilo”
Poi, appunto, l’annuncio. “Sono lieto di informarvi che gli Stati Uniti d’America hanno raggiunto un accordo firmato con il Messico”. Di conseguenza “le tariffe che avrebbero dovuto essere applicate dagli Usa da lunedì contro il Messico sono state dunque sospese a tempo indeterminato. Il Messico, a sua volta, ha accettato di adottare misure forti per arginare la marea di immigrati attraverso il nostro confine meridionale”.
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