Lo scorso fine settimana è stato lennesimo momento difficile per lutenza dellOspedale San Paolo, che ha subito la temporanea chiusura del reparto di Pediatria e, di conseguenza, quella del Punto Nascite. È bene chiarire spiega il dott. Fulvio Floccari, consigliere della giunta Cinque Stelle che la Pediatria del San Paolo non sta chiudendo, ma che si è trattato semplicemente di una assenza per malattia comunicata allultimo momento dal medico previsto in turno, e che lesiguo numero di colleghi in servizio presso lUnità Operativa ha reso impossibile sostituire tempestivamente. Alla luce di quanto avvenuto, il Comune ha immediatamente contattato la Direzione Strategica della ASL RMF, che ha prontamente risposto a tutte le richieste dellAmministrazione. Se da una parte si è così chiesto con fermezza di rilanciare il Servizio di Pediatria, allo stesso tempo è stato necessario accettare la temporanea chiusura del Punto Nascite, che sarebbe stato pericoloso mantenere aperto in assenza della figura del Pediatra. Il Direttore Generale Dr Giuseppe Quintavalle ed il Direttore Sanitario Aziendale Lauro Sciannamea si sono attivati a garantire la sicurezza della cittadinanza e la pronta risoluzione dellemergenza, condividendo tutte le informazioni disponibili con lAmministrazione del Pincio. Probabilmente grazie anche alla risonanza sollevata dalla chiusura della Pediatria, sono così finalmente riusciti ad ottenere un provvedimento di deroga allassunzione di ben tre pediatri da parte della Regione. La Pediatria del San Paolo pertanto non chiude, ma rilancerà la sua offerta di prestazioni specialistiche nel prossimo futuro. Laccaduto continua Floccari dimostra che la Regione Lazio, quando vuole, può concedere deroghe alle assunzioni e porre rimedio ad una carenza di personale che sta letteralmente strangolando la sanità locale. Tuttoggi lAmministrazione comunale è ancora in attesa di una replica dal Governatore Zingaretti alla richiesta di un incontro urgente che affronti le tante emergenze dellOspedale San Paolo, dal Pronto Soccorso, al Centro Trasfusionale, alla Medicina. Civitavecchia rivendica ancora una volta il suo ruolo di capoluogo del comprensorio, anche sotto il profilo sanitario.