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Civitavecchia, GdF in azione: 4 indagati per l’approdo turistico

Una vicenda, quella legata alla realizzazione – e conseguente gestione – dell’approdo turistico interno al centro portuale di Civitavecchia, che sta prendendo una brutta piega. Oggi infatti uomini della Guardia di Finanza si sono presentati di buon ora presso l’Autorità del Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale dove, oltre ad effettuare diverse perquisizioni, ha iscritto nel registro degli indagati quattro alti funzionari dei vertici. Le Perquisizioni, si è poi saputo, disposte “con la massima urgenza” oltre che negli uffici (tra sedi legali ed operative) degli indagati, anche nelle abitazioni e, persino nelle vetture a loro in uso.
Come ha riportato all’interno del decreto di perquisizione, il pm Alessandro Gentile: “Mediante promesse, collusioni e altri mezzi fraudolenti, al fine di condizionarne gli esiti, turbavano il procedimento amministrativo per la determinazione delle modalità di scelta del concorrente (…) promosso dalla stessa AdSP (…) a seguito di richiesta di concessione della Porto Storico di Civitavecchia s.r.l. per la realizzazione e gestione di un approdo turistico nel Porto di Civitavecchia (…), di ammissione alle fasi successive della Roma Marina Yachting s.r.l. e di invito di quest’ultima alla presentazione dei progetto definitivo”.
Turbativa d’asta tra le accuse agli indagati, fra i quali figurano il Presidente e Segretario gen. dell’Autorità del Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale (AdSP) Francesco Maria Di Majo, Roberta Macii (segretario generale della stessa AdSP), e Guido e Edgardo Azzopardi (legale rappresentante di Roma Marina Yachting s.r.l., Port Mobility s.p.a. e Rogedil Servizi s.r.l. e procuratore speciale di Port Mobility s.p.a.).
Max