“Stato di agitazione al porto di Civitavecchia. A dichiararlo sono le centinaia di lavoratori edili che stanno costruendo la nuova darsena traghetti. Dopo quattro mesi senza stipendio, fuori dal cantiere sequestrato dalla magistratura, senza nessuna sicurezza circa la ripresa lavorativa e nessun ammortizzatore sociale e con il rischio di licenziamento. Lo dichiarano, in una nota, Massimo Fiorucci della Feneal Uil, Luigi Luchetti e Diego Bottacchiari della Filca Cisl Roma, Andrea Pace e Vincenzo Cariddi della Fillea Cgil Roma e Lazio. “I lavoratori edili chiedono certezze sui tempi di riapertura del cantiere e ’piena occupazione’ aggiungono i sindacalisti compresi gli interinali, annunciando che in mancanza di risposte adeguate da venerdì mattina, 12 settembre, partiranno presidi ed iniziative di mobilitazione. Non terminare quest’opera rappresenta un danno per tutto il Paese e per l’economia e lo sviluppo del territorio di Civitavecchia e del Lazio. Il cantiere ad oggi non risulta più fermo a causa del sequestro, a quanto riferisce l’Autorità portuale ai sindacati, ma per motivi economici.