Home ATTUALITÀ Circonvenzione di incapace, a giudizio il parroco

    Circonvenzione di incapace, a giudizio il parroco

    CIVITAVECCHIA – Prenderà il via l’8 settembre 2025 il processo dibattimentale a carico del parroco della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia, accusato di circonvenzione di incapace. Nei giorni scorsi infatti il giudice per le udienze preliminari Matteo Ferrante ha disposto il rinvio a giudizio per il sacerdote il quale, nel corso dell’ultima udienza, aveva anche reso delle dichiarazioni spontanee per chiarire la posizione e fornire la propria ricostruzione dei fatti. Secondo la tesi della magistratura, rappresentata dal pubblico ministero Eugenio Rubolino, l’uomo avrebbe sottratto del denaro per circa 300mila euro, una macchina e una casa ad parrocchiana di Civitavecchia, deceduta a maggio dello scorso anno, approfittando del suo stato di salute precario, con i fatti che risalirebbero a sette anni fa. I famigliari dell’anziana, già prima della sua morte avevano presentato un esposto alla Magistratura per fare piena luce sulla vicenda. Ed oggi la parte civile, rappresentata in aula dall’avvocato Ercole Rita, ha assicurato che che eventuali somme a loro liquidate dal Tribunale a titolo di danno morale, verranno devolute a favore della comunità Sant’Egidio. «Continuo ad essere sempre più convinto della bontà delle condotte e dell’innocenza del mio assistito – ha commentato l’avvocato Alessandro Maruccio, difensore del sacerdote – non bisogna prestare il fianco a suggestioni ma a dati di fatto che portano ad un’altra situazione. Certo è che il processo dibattimentale sarà l’occasione giusta per chiarire la nostra posizione: parliamo di un sacerdote, ma prima di tutto di un uomo, che ha sempre agito in modo corretto». Il sacerdote si troverà quindi ad ottobre prossimo davanti al giudice monocratico Viviana Di Iorio per iniziare il processo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA