Se ne andò il 15 aprile del 1967, dopo aver lasciato unimpronta indelebile nella storia della comicità (e dellattorialità) del Paese. Lui, napoletano doc (dove nacque il 15 febbraio del 1898), nato povero e divenuto principe era Antonio De Curtis soltanto allanagrafe, per tutti è sempre stato, e sempre sarà Totò. Ed ora, a cinquantanni dalla sua scomparsa, lautorità delle carte valori postali dello Stato (del ministero dello Sviluppo Economico), ha annunciato che nell’anno in corso, probabilmente già in ottobre, emetterà un francobollo commemorativo dedicato a Totò. Lo ha annunciato il sottosegretario Antonello Giacomelli al presidente dell’Associazione onlus Amici di Totò… a prescindere!, Alberto De Marco, che al grande artista ha dedicato un volume collettaneo: “Antonio de Curtis, Totò il Grande Artista dalla straordinaria umanità” (edizioni Movimento Salvemini), curato dallo stesso De Marco e da Duilio Paoluzzi. Un libro che verrà presentato proprio in questi giorni – il prossimo 23 luglio – a Montoro in provincia di Avellino, presso l’ex Convento al Villaggio della Salute, con il sostegno dell’Associazione Borgosalus. Numerosi poi gli eventi collaterali ai 50 anni della scomparsa dellattore, tra i quali lomaggio che lincantevole cittadina della Costiera, Ravello (da Totò amatissima), si appresta a tributargli. Come spiega ancora De Marco, Ravello ha deciso di rendergli omaggio con uno spettacolo all’Auditorium Palazzo della Musica il prossimo 12 settembre, e di collocare una scultura in bronzo raffigurante Totò in una delle principali piazze della cittadina, al termine di una settimana di manifestazioni in suo onore”.
M.