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Cinghiale choc nel pescarese: irrompe nell’asilo comunale terrorizzando i bimbi e collezionando danni

Attimi di terrore in pieno clima ‘Jurassic park’ stamattina intorno alle 10, in un asilo comunale di Bussi sul Tirino (Pe), quando un grosso cinghiale ha fatto il suo ingresso nella materna di via Papa Giovanni XXIII, creando letteralmente il panico.

Cinghiale nell’asilo, il sindaco: “Ha sfondato una vetrata  ed ha fatto danni, per fortuna i bimbi erano in un’altra aula”

Ha sfondato una vetrata accanto alla porta d’ingresso e si è ritrovato nell’atrio, dove ha buttato a terra un pannello, ha fatto cadere un armadietto e un vaso. Ha causato danni, insomma“, racconta ai giornalisti  il sindaco di Salvatore Lagatta, “Alcuni bambini, da lontano, l’hanno visto e si sono spaventati. Per fortuna erano tutti in un’altra zona e in aula. Comunque sono andato da loro a rassicurarli, fino a che non sono arrivati i genitori che li hanno portati a casa. Subito ho emesso ordinanza di chiusura del plesso scolastico e da domani cominceranno le riparazioni e i lavori di messa in sicurezza, con delle reti di protezione, che abbiamo già predisposto”.

Cinghiale nell’asilo, il sindaco: “La Regione ha predisposto un piano di abbattimento ma qui non si è visto nessuno”

D’altra parte, se ormai gli ungulati sono diventati una presenza costante all’interno della Capitale, figuriamoci quale possa essere la ‘convivenza’ con chi ne condivide l’habitat naturale, ai margini della boscaglia abruzzese. Infatti, prosegue il primo cittadino, “E’ il dramma dei cinghiali che si aggirano in paese, che è tra montagne e zone boscose. La Regione ha predisposto un piano di abbattimento ma qui non è stato ancora messo in atto: ho convocato i cacciatori individuati, che mi dovranno spiegare perché non si sono ancora attivati. Non è che questo risolve il problema, ma da dove si spara questi animali si allontanano“.

Cinghiale nell’asilo, il sindaco: “Aveva dei cuccioli al seguito… ma si sono rifiutati di andare all’asilo!”

Insomma, la situazione è quella che è, qualcosa va fatto, ed il prima possibile, perché – come evidenziano questi episodi – sempre più spesso molti animali selvatici (che in quanto tali sono imprevedibili e pericolosi), ormai non hanno più paura dell’uomo, e dunque facili a blitz e scorribande in luoghi affollati. E da ‘uomo di montagna’, per il quale la saggezza è la prima arma alla quale ricorrere, il primo cittadino cerca di sdrammatizzare eludendo così lo spargersi della fobia, commentando cheEra sicuramente un esemplare femmina perché aveva piccoli al seguito, ma questi non sono entrati. I figli… si sono rifiutati di andare all’asilo“.

Max

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Max Tamanti