Dopo 30 anni di promesse mai rispettate, progetti mai realizzati e anni di abbandono misto al degrado, la storica struttura di Tor Pignattara, Cinema Impero, rivede la speranza: diventerà un centro culturale polifunzionale. Con tale etichetta si vuole portare il lettore su una dimensione artistica a 360°, in un mondo che comprende in primis la rivalutazione del cinema con la presenza di almeno due sale, in secondi, degli spazi per le arti performative come teatro, danza ed arti circensi. Lambiente può essere arricchito anche da unarea museale espositiva, da sale di registrazione musicale, spazi per la formazione multidisciplinare, quindi portando il mondo scolastico al centro dellattenzione, fungendo da fulcro del progetto stesso. Ci sarà una biblioteca, una libreria e perfino una ludoteca per i più piccoli. Per coinvolgere il popolo multietnico di Tor Pignattara lidea è lavvio di un dialogo culturale in modo da appassionare le comunità straniere, proiettando anche delle pellicole in più lingue. Alla conferenza stampa di ieri, svoltasi in strada “perché lImpero appartiene ad essa”, erano presenti lassessore allo sviluppo delle periferie Paolo Masini,l’assessore alla cultura, creatività e promozione artistica Giovanna Marinelli e il Presidente del Municipio V Giammarco Palmieri. Questi, sono stati affiancati dalla compagnia di Claudio Gnessi, ideatore e coordinatore del progetto “CantiereImpero”, dal prof. Giancarlo Sammartano ed infine da Alessandro Longobardi, rappresentante della proprietà. A prendere la parola è lassessore Marinelli che sottolinea quanto sia vitale e fondamentale il rapporto di stretta collaborazione tra il soggetto privato e quello pubblico. Questo discorso viene fatto in chiave gestionale ed economica sia per quanto riguarda la ristrutturazione dellimpianto, sia per ciò che interessa la direzione delle varie funzioni e attività. I finanziamenti europei potrebbero arrivare, sebbene sia necessario trovare lo strumento normativo adeguato visto che in italia la formula del contratto di rete non è autorizzata. Lassessore ha voluto poi aggiungere lintenzione di aprire a breve un centro culturale nellex biblioteca del municipio, il sopralluogo infatti verrà effettuato nella giornata odierna presso lex sala consiliare. A testimonianza dellottima organizzazione vi è il prof. Giancarlo Sammartano, attuale direttore artistico della scuola di teatro “Fondamenta”, esplicitando la sua volontà di trasferire il suo lavoro nel nuovo Cinema Impero Lassessore Paolo Masini ha infine affermato che entro la fine di ottobre verrà aperto “Spazio Impero”, unarea di 80 mq, contiguo alla struttura, a disposizione della cittadinanza e affidato allassociazione “Spazio Diamante” che aprirà laboratori di danza, circo contemporaneo, musica e teatro. “CantiereImpero è il primo esempio di coinvolgimento della cittadinanza alla promozione del recupero di uno spazio laboratorio per formare e avviare i giovani nellambito del settore culturale, supportato da un sistema economico basato sulla sostenibilità” queste le parole di Alessandro Longobardi. Costruito nel 1936, il Cinema Impero si affaccia su due strade funzionali del quartiere, quali via delAcqua Bullicante e via della Marranella, presentando su ognuna delle due un ingresso in modo da facilitare lafflusso e diventare così una sorta di piazza coperta. Chiuso negli anni 70, nel nuovo millennio torna al centro dellattenzione con un progetto promosso dalla proprietà stessa con la volontà di trasformare ledificio in un multisala. Liniziativa purtroppo viene bloccata sul nascere in seguito ad unoccupazione che dura ben 8 anni, dopo i quali gli investitori ben si guardano dalla ripresa dei lavori. Labbandono totale. La rinascita è incarnata maggiormente nella persona di Claudio Gnessi. Nel novembre del 2011 si iniziano ad intravedere dei piccoli passi con lavvio della campagna di comunicazione per sensibilizzare il quartiere e non solo, sul tema, effettuando sondaggi e raccogliendo firme porta a porta. 2.300 le iscrizioni dopo solamente quattro mesi: questi i primi risultati. Con il passare del tempo la visibilità aumenta attraverso televisioni, radio e giornali, fino ad arrivare al secondo resoconto di firme raccolte, vale a dire 4.000 sottoscrizioni fra i residenti e, questo il dato di maggior successo, oltre 1.000 da persone esterne al quartiere. Il 2012 e lanno seguente sono stati caratterizzati da una sempre più crescente esposizione allattenzione del pubblico servendosi anche di internet, tantè che nascono i primi progetti tra associazioni territoriali come il Comitato Tor Pignattara e lAssociazione Bianco e Nero, arrivando a presentare un prospetto lavorativo al Municipio. Le società umanistiche attive nella rivalutazione dello stabile sono 32. Raggiunto un livello di visibilità mediatica, nel marzo dellanno corrente, lo street artist Diavù realizza un murales per ogni nicchia sulla facciata del cinema, raffigurando quattro mostri sacri del cinema italiano di borgata, quali Anna Magnani, Mario Monicelli, Pier Paolo Pasolini ed i fratelli Citti, personaggi che hanno come minimo comune multiplo proprio il loro sentimento damore verso questa periferia di Roma, da loro molte volte rappresentata e riportata sul grande schermo.