Lungometraggio che prende le mosse dal corto realizzato dallo stesso Bellocchio nel 2014 (’Lultimo vampiro’), il film racconta due storie: la prima, ambientata nel 1600, è incentrata su un soldato, Federico (Pier Giorgio Bellocchio), che torna a Bobbio per indagare sulla misteriosa morte del fratello gemello, prete sedotto da una monaca (Liberman) ora accusata di stregoneria. Condannata ad essere murata viva, Benedetta finirà per sedurrà anche lui. Laltra storia, ambientata ai giorni nostri, vede larrivo nella stessa prigione-convento di un altro Federico (sempre Pier Giorgio Bellocchio): sedicente ispettore ministeriale, scoprirà che nelledificio abita un misterioso Conte (Herlitzka) che vive solo di notte. Ho voluto fare un film libero, non mi sono posto troppe domande, non ci sono troppe cose pensate a tavolino. Una cosa asistematica, diciamo, dove viene a mancare quel rigore allamericana in cui tutto, per forza di cose, deve corrispondere. Marco Bellocchio torna in concorso a Venezia tre anni dopo ’Bella addormentata’: lo fa con ’Sangue del mio sangue’ (da domani, 9 settembre, in sala con 01 Distribution in circa 100 copie), film interamente ambientato a Bobbio e interpretato tra gli altri da Pier Giorgio Bellocchio, Lidiya Liberman, Roberto Herlitzka, Alba Rohrwacher e Federica Fracassi. Sì, è vero, dopo ’Bella addormentata’ avevo detto che non avrei più gareggiato a Venezia – afferma Bellocchio – poi però ho pensato che non è solamente il regista a mettersi in competizione, ma anche gli attori. Chi sono io per decidere di togliere loro la possibilità di vincere qualche premio? Senza contare, poi, che essere in concorso significa anche avere da parte della stampa unattenzione maggiore. È innegabile questo, e visto che il film esce in sala domani .