Ieri mattina l’Autorità Antitrust ha svolto ispezioni nelle sedi di Anica e Anec, le associazioni di categoria dei distributori e dei gestori di sale. Lo hanno annunciato i ragazzi del Piccolo Cinema America in un comunicato.
“L’AGCM ci ha notificato oggi via pec l’avvio di un’istruttoria per accertare un’intesa “restrittiva della concorrenza, consistente in una concertazione volta a ostacolare l’approvvigionamento dei film da parte delle arene a titolo gratuito, in violazione dell’articolo 101 Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea e/o dell’articolo 2 della L. n. 287/90”.
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“In particolare – prosegue il comunicato – l’Autorità ipotizza almeno dal 2018 e sino alla stagione 2020 ‘l’esistenza di un’azione concertata, riferibile ad una parte dell’industria cinematografica italiana, finalizzata a orientare le case di distribuzione e/o i loro intermediari a negare i film alle arene a titolo gratuito per subordinare il rilascio delle liberatorie a condizioni sempre più stringenti”.
I primi di giugno Valerio Carocci, presidente dell’Associazione Piccolo America, aveva duramente criticato l’Anec e l’Anica. Le due associazioni a loro volta avevano accusato il cinema estivo in piazza, organizzato a Trastevere, Ostia e alla Cervelletta dal Piccolo America (gratuito per il pubblico), di concorrenza sleale. “Io non posso credere che la proiezione di un film di Tod Browning del 1933, o di un film già presente in dvd, possa essere concorrenziale con la proiezione di un film in uscita estiva o in programma nelle arene a pagamento. Il prodotto è diverso così come l’offerta culturale”, aveva replicato Carocci sul nostro giornale. “Fake News”, era stata la secca risposta dell’Anica.
“L’autorità ritiene – si legge sempre sul comunicato di ieri – che le arene a titolo gratuito costituiscano una componente importante dell’offerta cinematografica nel periodo estivo e la loro soppressione, o comunque la loro forte penalizzazione, danneggerebbe significativamente il consumatore finale, soprattutto in questo momento di emergenza e di crisi economica”.
La risposta dell’Anica
IL Presidente dell’ANICA, Francesco Rutelli, ha dato mandato ai propri legali di perseguire in ogni sede giudiziaria ciascuna persona che abbia associato il suo nome a una impossibile azione per disporre o meno la diffusione di film, in cinema o arene, a pagamento o gratuite. Impossibile, perché Rutelli non si è mai occupato in nessuna circostanza, né può né vuole occuparsi di tali attività, come è ben noto a chi conosca le competenze del Presidente dell’ANICA. Nonostante precedenti formali diffide, è in atto una deliberata e diffamatoria azione in particolare su alcuni social network, i cui promotori ed attori verranno inflessibilmente individuati e perseguiti.