Dopo essersi aggiudicata il primato di”Nazione più inquinata al mondo”, la Cina ha scoperto di detenere un altro agghiacciante record. Un rapporto del 2014 di Amnesty International ha asserito che è in testa all’elenco anche tra i Paesi dove si registrano il maggior numero di esecuzioni, 2.400 lo scorso anno.
Il rischio di essere mandati al patibolo quindi è molto alto. Si può essere giustiziati per reati di droga, opposizione al potere, dissenso religioso, accuse di terrorismo e corruzione. Proprio per questo ultimo caso il 73,2% della popolazione cinese ritiene che la pena di morte sia adeguata e non vada abolita.
Nonostante ciò nel mese di ottobre, grazie anche alle insistenti pressioni internazionali, c’è stata la presentazione di una bozza di modifica alla legge penale che ipotizza la sostituzione della condanna capitalecon l’ergastolo per nove tipi di reato –tra cui proprio quello di corruzione e appropriazione indebita-.
Secondo l’Ong “Nessuno tocchi Caino” dal 2007 ad oggi si è registrato un calo del 50% delle condanne. L’entrata in vigore della riforma in base alla quale ogni sentenza di morte emessa da tribunali di grado inferiore deve essere rivista dalla Corte Suprema è stato uno dei motivi di questa sensibile riduzione.