E’ l’ormai atavico dilemma che una volta attraverso la letteratura, anche noir (vedi Frankstein), ed oggi nei sofisticati laboratori genetici, continua a martellarci la coscienza: quanto e fino a dove è eticamente sensato poter intervenire geneticamente su un feto per poi ‘condizionarne’ il futuro umano? Ovviamente se si pensa a malattie terribili, blackout cromosomici, o celebrali, è ovvio che da genitori non possiamo che pensarne bene ma, e qui si rimette in gioco il tutto, vista l’involuzione sociale che viviamo, dove è l’estetica, la cosiddetta ‘bellezza’, a farla da padrone, come non pensare in un futuro all’istituzione di una sorta di ‘fabbrica di bambini belli, sani ed intelligenti’ per genitori ricchi? Questo perché purtroppo ormai in questo mondo becero sono i soldi a determinare, e poi perché oggi ancora peggio di prima, la discriminazione ha assunto toni esasperati, andando ad influenzare persino le giovanissime generazioni, facili al bullismo anche soltanto per uno stupido ‘inestetismo’. Ma è un discorso difficile e complesso che necessita di altri linguaggi e contesti. Tuttavia la premessa è d’obbligo rispetto alla notizia, orribile, che viene dalla Cina.
Oltre alle due gemelline c’è anche un bebè Ogm
Qualcuno fra i più attenti ricorderà infatti la vicenda dello ‘scienziato’ cinese He Jiankui che, lo scorso anno, intervenendo geneticamente su due feti, era riuscito a far nascere due gemelline, ‘liberandole dalla contaminazione’ dell’Aids. E proprio nei giorni scorsi, annunciando la condanna del medico a tre anni di carcere, l’agenzia di stampa cinese ‘Xinhua’ ha rivelato che in realtà, l’intervento sui feti attraverso il Dna modificato avrebbe riguardato anche un terzo bambino.
Come spiega infatti la ‘Xinhua’, “il verdetto e le precedenti indagini hanno mostrato che il team di He Jiankui ha reclutato otto coppie di volontari, e quindi impiantato embrioni geneticamente modificati in due donne, che hanno dato alla luce tre bambini“.
La cosa terribile è che al momento nessuno ha notizie di questo terzo parto: lo stato di salute del nascituro (sempre che sia nato vivo), il sesso e, soprattutto, se tali manipolazioni possono aver inciso negativamente sull’organismo del bebè creando altri danni. Così ora un team di inquirenti sta ora indagando per cercare di risalire al bambino ‘Ogm’.
Max