CIECO E TETRAPLEGICO IN SEGUITO A UN INCIDENTE STRADALE, DOPO INUTILI APPELLI, ORA DJ FABO È IN SVIZZERA PER CHIEDERE L’EUTANASIA, ANNUNCIA L’ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI

Il suo caso ha commosso l’Italia intera. Recentemente aveva chiesto una mano a ‘Le Jene’ affinché recapitassero il suo straziante appello a proposito del rinvio sul biotestamento. Cieco e tetraplegico in seguito a un incidente stradale, Dj Fabo si era rivolto all’Associazione Luca Coscioni per arrivare al cuore della politica con un appello al presidente Mattarella per sbloccare la situazione. “FaboLibero ma non in Italia. Fabo ha chiesto a Marco Cappato di aiutarlo ad andare in Svizzera… Ora è lì”, stamane Filomena Gallo, segretaria dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, ha annunciato che ora lo sfortuinato Dj si trova in Svizzera, dove si è recato per l’eutanasia. “Fabo mi ha chiesto di accompagnarlo in Svizzera. Ho detto di sì. #fabolibero”, ha poi annunciatoMarco Cappatosu Facebook e Twitter. “Dj Fabo in Svizzera si sta sottoponendo a delle visite e nei prossimi giorni ne sapremo di più – ha aggiunto Filomena Gallo contattata dall’Adnkronos – Sono visite, controlli di routine per poter accedere all’eutanasia. Certo,potrebbe anche cambiare idea e ritornare in Italia. Dovranno trascorrere questi giorni per capire se Fabo, secondo le regole che sono osservate in modo molto rigido in Svizzera, può accedere all’eutanasia. Noi stiamo usando l’hashtag fabolibero, ma Fabo per essere libero è dovuto andare in Svizzera, questo è il messaggio che vorremmo che passasse. Il legislatore italiano in questo momento ha una grossa responsabilità per la scelta di Fabo perché lui avrebbe voluto procedere sicuramente in Italia insieme ai suoi cari e non doversi recare in un altro Stato e chiedere aiuto ad altre persone per farsi portare in Svizzera”. Dj Fabo aveva postato recentemente un videomessaggio su Fb in cui esprimeva tutto il suo dolore: “È veramente una vergogna che nessuno dei parlamentari abbia il coraggio di mettere la faccia per una legge che è dedicata alle persone che soffrono e non possono morire a casa propria, ma devono andare negli altri Paesi per godere di una legge che potrebbe esserci anche in Italia. Siamo schiavi di uno Stato – aveva quindi denunciato l’ex Dj – che ci costringe ad andare all’estero per liberarci da una tortura insopportabile e infinita”.

M.