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Cia Lazio: “Bene parole Righini ma serve Patto di Filiera”. Il vicepresidente: “Subito un tavolo di concertazione”

Le ultime dichiarazioni dell’assessore regionale Righini per un rilancio del settore tramite una campagna di sensibilizzazione all’uso del latte fresco nel Lazio, incentivi alle aziende per il settore energetico ed un confronto con le parti, sono senz’altro una presa di posizione importante che accogliamo con favore”.

E’ quanto commenta Italo Pulcini, vice presidente di Cia Lazio su quanto annunciato dall’assessore regionale al Bilancio, alla Programmazione economica, all’Agricoltura e alla sovranità alimentare, alla Caccia e Pesca, ai Parchi e alle Foreste, Giancarlo Righini in occasione della diffusione dei dati dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare(Ismea) relativi ai costi di produzione del latte nel Lazio.

Dal nostro punto di vista – aggiunge Pulcini – quello che è importante in questo momento è l’adozione di un vero e proprio Patto di Filiera che coinvolga produzione, trasformazione e commercializzazione. Un patto di filiera è, a nostro avviso, fondamentale perché è necessario un confronto aperto sugli aspetti della remunerazione. E’ importante che ogni segmento riceva una giusta remunerazione. Su questa proposta – sottolinea l’esponente di Cia Lazio – chiediamo che si convochi subito un tavolo di concertazione alla Regione Lazio che veda coinvolti i rappresentanti di ogni singolo segmento produttivo. La valorizzazione del Made in Lazio del quale ha parlato l’assessore Righini deve essere un processo nell’ambito del quale non ci siano segmenti che soffrono a danno di altri. Siamo convinti che un patto di filiera sia la strada giusta da perseguire per rispondere in concreto alle esigenze dei produttori, delle aziende di trasformazione e di quelle della grande distribuzione, guardando anche alla qualità del prodotto e alla soddisfazione del consumatore”.

Max

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Max Tamanti