(Adnkronos) –
Vale 600 milioni di euro, in quattro anni, l’intervento del Pnrr per la riqualificazione delle strutture turistiche. Un’opportunità rilevante, per la ripresa post Covid e la transizione green, che riguarda anche i 24 mila agriturismi di tutta Italia, ancora in condizione di secondarietà perché connessi all’agricoltura. Occorre trovare più spazio e fondi per un comparto che può agevolare lo sviluppo delle agroenergie e la cui produzione, nonostante la pandemia, ha raggiunto quota 800 milioni di euro nel 2020. A dirlo è Cia-Agricoltori Italiani in occasione dell’evento sul tema tenuto a Fieragricola 2022 insieme a Esco Agroenergetica.
Per Cia, infatti, serve tutelare rapidamente la ricettività del Paese, già stretta tra i passati due anni di pandemia e la guerra in Ucraina che costerà all’Italia il 7% di inflazione. Bene, comunque, che si inizi a riconoscere il valore distintivo dell’accoglienza che arriva anche dal mondo agricolo, dice Cia guardando alle misure per il turismo e al dialogo aperto con le istituzioni, attraverso la sua Associazione Turismo Verde, per la tutela di un settore che fa da collante sul territorio e lo promuove insieme al Made in Italy.
A tal riguardo, per l’Organizzazione, credito d’imposta fino all’80% delle spese, contribuito a fondo perduto al 50% per un importo di 40 mila euro e metà delle risorse per l’efficientamento energetico, sono primi interventi del Pnrr per il turismo, utili anche al settore agrituristico che ha perso miliardi, tra 2020 e 2021, per soggiorni saltati e vedrà il 70% delle strutture a rischio tenuta e investimenti, per caro energia con aumenti oltre il 120%.