I Critics’ Choice Awards sono unaltra tappa di avvicinamento verso quello che è lappuntamento cinematografico (e audiovisivo) più importante dellanno: gli Oscar 2019 del 25 febbraio, nel tradizionale scenario del Dolby Theatre di Los Angeles. I Critics’ Choice Awards differiscono dai Golden Globe, di recente assegnati, dal fatto che i riconoscimenti vengono attribuiti da una giuria di critici americani. Infatti i vincitori dei Critics’ Choice Awards risultano quasi differenti dai Globe. Roma, l’Amarcord di Alfonso Cuarón, ha conquistato maggiormente la giuria dei critici, portandosi a casa quattro premi: miglior film, miglior regista, miglior fotografia (firmata sempre dal regista messicano) e miglior film straniero. Ai Critics’ Choice Awards il film targato Netflix ha distrutto la concorrenza, predominando nei riconoscimenti più significativi. Sul versante delle interpretazioni si confermano gli attori che hanno già conquistato il Golden Globe con il colpè de theathre però del doppio merito alle attrici protagoniste: per Glenn Close (per The Wife – Vivere nell’ombra) e Lady Gaga (per A star is born) si sono spartite il bottino. Per Stefani Germanotta (vero nome di Gaga) un secondo riconoscimento va per il miglior brano, Shallow che si era già portato a casa la settimana passata il Golden Globe. La critica ha giudicato degno di nota anche le interpretazioni di Regina King, miglior attrice non protagonista per Se la strada potesse parlare, Mahersahala Ali in Green Book, Christian Bale per Vice – L’uomo nell’ombra in cui presta il volto per Dick Cheney (è stato giudicato sia come miglior attore, che come miglior attore di commedia) e Olivia Colman come miglior attrice in una commedia per La favorita. Il film di Yorgos Lanthimos, che ha ottenuto dodici nomination, se ne è ritornato con un altro riconoscimento: quello per il cast d’ensemble. Per la categoria delle serie tv che hanno conquistato lassenso della critica sono state The Americans, La fantastica signora Maisel e L’assassinio di Gianni Versace: American Crime Story.