E una di quelle notizie che prendono allo stomaco e ti avvolgono in un misto di dolore e nausea. Cose tribali, storie che solitamente giungono da remoti villaggi pluviali, o da sgangherate bidonville sudamericane. E invece siamo in Italia, in quella meravigliosa terra che fu degna succursale della Magna Grecia. Larea è quella della costa campana: Pimonte, stretta fra Gragnano e Vico Equense, i cui carabinieri (coordinati dal Nor Castellammare di Stabia), hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale per i Minorenni di Napoli nei confronti degli 11 indagati, tutti minorenni, con l’accusa di violenza sessuale di gruppo ai danni di una loro coetanea. L’attività di indagine ha consentito il riscontro delle dichiarazioni della vittima, poi ascoltata direttamente dal Pubblico Ministero minorile con l’ausilio di una psicologa, con quelle di alcuni testimoni, consentendo di individuare gli autori del fatto e le responsabilità di ciascuno nella commissione dei reati contestati. Gli undici indagati sono stati portati in comunità. Tutto è nato dalla denuncia di una 15enne che, in lacrime, ha raccontato ai carabinieri della locale stazione, della trappola in cui lavrebbe attirata il suo fidanzatino. Questultimo in almeno due circostanze, con la minaccia di pubblicare sui social network un filmato che li ritraeva in un rapporto sessuale, lha costretta ad andare con i suoi amici. Un ricatto bieco e infame, presto trasformatosi in un ripugnante stupro di gruppo.
M.