Inizialmente la notizia choc, come purtroppo capita, rimandava all’orribile gesto compiuto da un giovane in preda a gravissimi deliri psichici. Poi, approfondendo, all’orrore iniziale è seguito un vero e proprio choc collettivo.
Lo scorso lunedì infatti, nel suo appartamento di Agnetz, località del dipartimento dell’Oise, era stato rinvenuto il cadavere dell’abate Roger Matassoli, soffocato con un crocifisso spintogli nella gola.
Una morte orrenda seguita a un gesto ripugnante che, uscita dai verbali dei gendarmi, ha inorridito i numerosi frequentatori della chiesa dell’Assomption de Notre Dame – della vicina Frosssy – dove, nel corso dei suoi 42 anni di servizio nel luogo, fino al 2009 il prelato era stato prima vice parroco e poi parroco.
Avuta notizia dell’accaduto, raggiunto dai giornalisti locali, Mons. Jacques Benoit Gonnin, vescovo dell’Oise, ha ‘allargato lo sdegno generale’ rivelando che in realtà l’ex parroco assassinato nel 2019 era stato allontanato dalla chiesa che gestiva, per accuse di pedofilia.
Nello specifico si è così scoperto che in due occasioni (nel 1962 e verso il 1980), l’abate Matassoli aveva abusato di chierichetti di 10 e 14 anni ma, le cause poi mossegli non hanno portato a nulla, in quanto erano scaduti i termini e pertanto penalmente figuravano come reati prescritti. Non solo, il vescovo avrebbe commentato aggiungendo con tristezza: “Oggi penso ancora alle vittime dell’abate Matassoli”.
Stamane, dopo serrate indagini, gli agenti sono arrivati all’arresto di ‘Alexandre’, un 19enne del luogo. Come ha riferito il procuratore Florent Boura, il giovane (che già 15 giorni fa aveva aggredito il padre), al momento dell’arresto era “in un stato delirante”, e non ha pronunciato una sola parola. Al momento non è stato ancora possibile capire se Alexandre fosse a conoscenza o meno delle terribili colpe delle quali si era macchiato il sacerdote, risultato essere un amico dei suoi genitori.
Ad ogni modo l’autopsia ha rivelato che l’abate è stato prima duramente picchiato, e quindi soffocato con il crocifisso…
Max