CHOC IN CAMPIDOGLIO: PER UNA VICENDA DI CORRUZIONE RISALENTE AL 2013 ARRESTATI MARRA ED IL COSTRUTTORE SCARPELLINI. RAGGI: ‘ABBIAMO SBAGLIATO A FIDARCI’

Una notizia che è arrivata come un fulmine a ciel sereno, abbattendosi violentemente sulla neo giunta capitolina, causando un frastuono indescrivibile: stamane i carabinieri del Nucleo investigativo di via in Selci ((oltre che effettuato delle perquisizioni in Campidoglio), hanno chiuso le manette intorno ai polsi di Raffaele Marra, ex vice capo di gabinetto del Campidoglio e ora alla guida del Dipartimento Personale, arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo di via in Selci per corruzione nell’ambito di un’inchiesta della procura di Roma. Al centro dell’inchiesta ci sarebbero fatti legati alla compravendita di una casa Enasarco. Nell’ambito della stessa inchiesta è stato arrestato anche il costruttore Sergio Scarpellini. In particolare, a Marra è stata contestata l’accusa di corruzione per funzione (così come per Scarpellini), con riferimento all’acquisto, nel 2013, da parte di Marra di un appartamento dell’Enasarco pagando una parte del costo con denaro proveniente tramite assegni circolari da Sergio Scarpellini. Secondo il magistrato la questione di questo acquisto e altre circostanze danno una dimensione dei rapporti tra Marra, che all’epoca dei fatti era alla direzione del Dipartimento politiche abitative del Campidoglio, e Scarpellini. La casa fu intestata alla moglie di Marra. C’è che Raffaele Marra, rivelano le indagini, si sembrerebbe per un fatto analogo accaduto al 2009, sempre con soldi di Scarpellini, ma non è perseguibile in quanto prescritto. “Abbiamo sbagliato e di questo mi dispiace, nei confronti dei cittadini, del M5S e di Grillo”, ha dichiarato il sindaco di Roma Virginia Raggi, nel corso della conferenza stampa seguita alla notizia dell’arresto di Marra. “L’amministrazione va avanti”, ha tenuto a ribadire la Raggi, precisando che: “Lavoriamo senza sosta, andiamo avanti con serenità”. Che all’interno della maggioranza M5s capitolina i mal di pancia siano tanti, lo si evince dalla risposta di Marcello De Vito, presidente del Consiglio metropolitano, seguita a quanti tra gli oppositori, in aula, avevano sottolineato il nervosismo dei consiglieri M5S e all’assenza della Raggi, alludendo agli eventi delle ultime ore che hanno portato all’arresto di Marra: “Ci tengo a dire a nome della forza politica del Movimento 5 Stelle che vedo qui 8 consiglieri, me compreso, calmi e composti. Non mi pare di scorgere alcun nervosismo nei loro comportamenti”, ha osservato De Vito. “Aspettiamo il lavoro della magistratura, il problema non c’è. Marra non è un politico, è un esponente tecnico, lo sostituiremo come è giusto che sia”, è stato invece il commento del capogruppo del M5S in Campidoglio Paolo Ferrara sull’arresto del capo del Dipartimento Personale di Roma Capitale, interpellato dalla stampa a margine della seduta del Consiglio Metropolitano. “C’è un dirigente dell’amministrazione che è accusato di reati. C’è la magistratura che opera e in cui abbiamo piena fiducia. Ma si tratta del corpo amministrativo del Comune non del corpo politico”. Così l’assessore alla Cultura di Roma, Luca Bergamo. Alla domanda se quella di Raffaele Marra sia stata una scelta sbagliata, ha aggiunto: “Con il senno di poi si può dire qualsiasi cosa, la scelta è stata fatta senza avere queste notizie”.