A volte è impressionante come, anche nella disgrazia, vi siano delle analogie impressionanti. Molti forse ricorderanno, anche per l’efferatezza del gesto (della serie ‘poteva capitare a chiunque’), la vicenda della donna peruviana che, lo scorso gennaio, alla fermata Eur-Marconi della Metro B venne spinta sui binari. Un fatto orribile che costò alla donna l’amputazione di una mano ed una serie di fratture, oltre all’immenso choc. Pochi giorni dopo, grazie alla telecamere di sorveglianza (e al giubino rosso che indossava), venne arrestato I.T., un uomo con problemi psichici.
Nel pomeriggio, stavolta alla Stazione Trastevere, si è ripetuta una scena molto simile: una signora peruviana è stata spinta sui binari proprio mentre arrivava il convoglio. Anche in questo caso, grazie alle telecamere di sorveglianza ed alla solerzia degli agenti (ben ‘imbeccati’ dai testimoni presenti), è stata fermata una donne di nazionalità bulgara, con evidenti disagi psichici.
Anche in questo caso la sudamericana è riuscita a sopravvivere – incrociamo le dita – all’orrendo impatto, pur subendo in ospedale l’esportazione di un rene e della milza. La bulgara è ora piantonata in un ospedale psichiatrico, con un’accusa di tentato omicidio…
Max