Follia nella follia. Non cè nessunaltra motivazione per spiegare lassurdo gesto compiuto stamane da un pensionato 65enne a Firenze. Luomo prima di uscire di casa, aveva scritto un biglietto in cui annunciava lintenzione, di li a poco, di suicidarsi. Però, come ha poi riferito ai militari che lo hanno fermato, in lui è scattato qualcosa. Quel qualcosa è scaturito in una raffica di colpi sparati un immigrato extracomunitario, un ambulante incontrato casualmente mentre camminava lungo ponte Vespucci, nei pressi del consolato Usa sul lungarno Vespucci. Di pattuglia a poche decine di metri dalla sparatoria, uditi i colpi, i militari dellEsercito impegnati nelloperazione Strade Sicure son corsi in direzione del luogo da dove provenivano. Giunti sul posto i militari hanno trovato a terra la pistola mentre, pochi metri più in la, lextracomunitario esanime a terra. in via Melegnano, dove è stata recuperata. Fermato il 65enne che continuava ad aggirarsi confuso nei pressi. Giunti immediatamente sul posto, per 40 lunghi minuti, i soccorritori hanno tentato invano di rianimare il poveruomo, che non ce lha fatta. La notizia della morte della morte del loro connazionale 54enne, ucciso in strada senza un motivo, ha immediatamente sollevato la protesta della comunità senegalese nel capoluogo fiorentino. Nel pomeriggio infatti, spiegando che la protesta continuerà “finché serve”, nel centro della città ha sfilato un corteo che, non senza manifestazioni di rabbia (alcuni cestini dei rifiuti divelti, e distrutti alcuni vasi anti-terrorismo) giunto sotto al comune. E intervenuto il sindaco Dario Nardella, il quale ha invitato “tutta la comunità senegalese, che sta manifestando, a mantenere la calma e non travalicare le forme di espressione pubbliche del dolore”. Quindi, dopo aver espresso “grande dolore” per la tragedia accaduta, il primo cittadino a chiesto alla magistratura di fare “presto chiarezza sulla dinamica dell’omicidio”.
M.