(Adnkronos) – “Per i pazienti con tumore al polmone si effettuano sempre più interventi di chirurgia mininvasiva. Numerosi i vantaggi di questa metodica: il paziente riduce un danno dalle incisioni. In passato per entrare nel torace si faceva un’ampia incisione con divaricazione, che comportava molto dolore e una difficile ripresa post-operazione. Oggi, invece, una tecnica toracoscopia mininvasiva (Vats) consente al paziente di lasciare l’ospedale dopo 2-3 giorni dall’intervento e una ripresa più veloce perché meno dolorosa rispetto alla tecnica ‘open’, ovvero l’intervento tradizionale. Da qui l’idea di promuovere in tutta Italia il corso educazionale Miprep, patrocinato dalla Società italiana di chirurgia toracica” Sict “con il contributo non condizionato di J&J MedTech”. Così all’Adnkronos Salute Federico Rea, direttore Divisione Chirurgia toracica e Centro trapianto polmone, Policlinico universitario di Padova, a margine della presentazione di Miprep, percorso formativo altamente qualificato per l’insegnamento delle tecniche chirurgiche mininvasive di resezione polmonare, che si è tenuta ieri nello stabilimento J&J MedTech Italia di Pratica di Mare.
“Il progetto è nato 4 anni fa a Padova, dove lavoro, con il contributo di Ethicon – ricorda Rea – ha come obiettivo portare su tutto il territorio nazionale un corso di formazione per chirurghi toracici non ancora esperti nella chirurgia toracoscopia per consentire loro, attraverso le nuove tecnologie messe a disposizione, di fare un’esperienza non solo teorica, ma anche pratica in diversi centri. Dopo aver coinvolto le università di Padova, Firenze e Milano, quest’anno Miprep farà tappa a Roma e ad Ancona, per poi tornare a Padova dove a dicembre si terrà anche un Cadaver Lab. Ai chirurghi toracici daremo la possibilità di valutare quanto avranno appreso e di fare così un intervento diretto su un cadavere”.
Oltre a promuovere la partecipazione dei discenti all’atto operatorio, “useremo delle simulazioni, la realtà virtuale immersiva – spiega ancora l’esperto – per coniugare quelle che sono le tecniche classiche (entrare in una sala operatoria) con le simulazioni. L’altro vantaggio del percorso Miprep è che tutti gli interventi vengono messi su una piattaforma online dove i clinici possono andare a riguardare la tecnica e soprattutto, una volta tornati nelle loro sedi, inizieranno a fare gli interventi che condivideranno poi sulla stessa piattaforma”.
Nonostante i vantaggi della chirurgia toracoscopia mininvasiva (Vats), i centri “dove si effettua tale tecnica sono ancora pochi – ammette Rea – perché, sebbene la metodica sia in auge dagli anni ’90, sono soprattutto i centri a elevato volume di attività che hanno potuto utilizzare per primi questa tecnica. I centri più piccoli, invece, hanno fatto più fatica”. Inoltre, rimarca, c’è stato anche “un cambiamento della tipologia del paziente che subisce questo tipo di intervento: normalmente sono pazienti con neoplasia polmonare intercettata in tempo, per questo più limitata, grazie alla maggiore attenzione della comunità medica e ai programmi di screening che sempre più porteranno a piccole lesioni scoperte inizialmente”.