Forse non era ancora pronto, poiché era vivo il ricordo delleliminazione mondiale, subita per mano della Svezia, ai playoff delle qualificazioni di un anno fa. O forse voleva cercare unaltra avventura, forse di pari livello di quella della panchina azzurra. Fatto sta che Giampiero Ventura, solo dopo quattro giornate in sella alla panchina del Chievo e dopo lultimo pareggio, che ha consentito di riportare lundici venuto a zero in classifica, annullando la sanzione inferta dal giudice sportivo. Ventura probabilmente voleva una piazza tranquilla da cui ripartire, dopo il baratro toccato esattamente 12 mesi fa e le mille polemiche, che ha portato il calcio nostrano, utilizzando le parole dellex capo della Figc Carlo Tavecchio, allapocalisse. Il Chievo doveva rappresentare per il tecnico genovese unoccasione per dimostrare a tutti i maldicenti che ancora poteva dire la sua nel calcio che conta, Ventura lallenatore di numerose salvezze e del buon calcio mostrato in quei di Torino, riportando i granata in Europa League dopo decenni di assenza. Dopo il 2-2 di domenica scorsa maturato con il Bologna, ha rassegnato le sue dimissioni dalla guida tecnica del Chievo. Al suo posto subentra Domenico Di Carlo che torna nuovamente a guidare i canarini veneti. Per lui è già stato stilato un contratto fino a giugno del prossimo anno. Prende il posto del tecnico genovese che solo poche settimane fa si era detto entusiasta di guidare il Chievo. Ma forse non era convinto del tutto e non era pienamente soddisfatto, visto che Ventura ha rescisso il contratto dopo il pari casalingo di domenica scorsa ottenuto con il Bologna. Per Di Carlo, 54 anni, si tratta terzo avvicendamento sulla panchina del Chievo. In precedenza aveva guidato lundici del sobborgo di Verona dal 2008 al 2010 (entrato a Iachini) e poi dopo dal giugno 2011 allottobre del 2012 (cacciato via solo dopo sei giornate di campionato). Nellultima stagione il tecnico originario di Cassino si è seduto da febbraio sulla panchina del Novara in serie B, non riuscendo a raggiungere la salvezza, condannando la squadra piemontese in Lega Pro. Il Chievo costituisce un unicum nel campionato di calcio italiano. Ha preso parte a tutte le categorie dei vari campionati, fino a raggiungere la promozione in A del 2000, dove milita ormai da più di 18 anni, raggiungendo sempre con largo anticipo o quasi la salvezza. Ma dopo le sanzioni del giudice sportivo per presunte irregolarità del cub, che lo hanno condotto a far partire la stagione da -3, la strada si è fatta più dura del previsto, complice anche unannata non pienamente soddisfacente (tranne forse il pari in rimonta con la Roma). Toccherà quindi a Di Carlo larduo compito di far rimanere ancora per un altro anno la società veneta in A.